Il nuovo Piano casa nazionale stanzia in prima battuta circa 800 milioni di euro, con l’obiettivo di fornire alloggi in proprietà o in locazione alle fasce sociali più deboli. I fondi a disposizione diventeranno molti di più grazie agli investimenti dei privati, che saranno attivati in virtù dei numerosi strumenti di incentivo urbanistico previsti (diritti edificatori, sconti agli oneri edilizi, project financing). Altri fondi per il Piano verranno dalla dismissione di alloggi pubblici Iacp, che sarà concordata con le Regioni entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge: potranno acquistare a condizioni di favore gli inquilini che non hanno un’altra casa in proprietà e che non risultino morosi.
Entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione, vale a dire entro i primi di ottobre, il governo presenterà l’articolazione dettagliata del Piano, previa delibera del Cipe di intesa con la Conferenza Unificata Stato Regioni.
Destinatari del Piano
Più alloggi disponibili
Il piano è rivolto all'incremento del patrimonio immobiliare ad uso abitativo attraverso l'offerta di alloggi di edilizia residenziale, da realizzare nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti, con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati.
Costruzione e recupero
Il Piano prevede sia il recupero del patrimonio abitativo esistente, sia la costruzione di nuovi alloggi ed è articolato, sulla base di criteri oggettivi che tengono conto dell'effettivo disagio abitativo presente nelle diverse realtà territoriali.
[7 luglio 2008]