Emergenza rifiuti in Campania

Emergenza rifiuti in Campania

rifiutiIl 21 maggio, nella prima riunione operativa del Consiglio dei Ministri (tenutasi a Napoli come da impegno preso in campagna elettorale), con un decreto legge il governo ha stabilito una serie di interventi che in soli 58 giorni hanno messo fine all’emergenza rifiuti in Campania.Il risultato è stato raggiunto con un grande lavoro, che ha visto impegnati in prima linea il Presidente del Consiglio (per otto volte a Napoli in meno di tre mesi), il sottosegretario Bertolaso e il generale Giannini, comandante dei militari impiegati per rendere più visibile ed efficace il ritorno dello Stato.

Erano ben 551 i Comuni della Campania interessati dall’emergenza. Questi centri producono circa 7.200 tonnellate di rifiuti al giorno: uscire dall’emergenza ha comportato raccogliere e avviare a smaltimento la produzione quotidiana di immondizia insieme con le migliaia di tonnellate accumulatesi nei mesi precedenti.

Sono state attivate tutte le discariche che era possibile mettere in funzione immediatamente; parte dell’immondizia è stata avviata in Germania (520 tonnellate al giorno); parte è stata pretrattata e avviata agli impianti di termovalorizzazione di altre Regioni. L’invio dei rifiuti in Germania è terminato a fine marzo, con conseguente forte risparmio di denaro pubblico.

foto: Silvio Berlusconi ad AcerraNel mese di febbraio è stata riaperta la discarica di Chiamano, che si è unita alle discariche di Svignano Irpino, e di Sant’Arcangelo Trimonte.
Sono in corso di collaudo le discariche di San Tammaro, che potrà accogliere 1.200.000 tonnellate di spazzatura e quella di Terzino, che ne ospiterà 700.000.

Il termovalorizzatore di Acerra, il primo della Campania, ha aperto il 26 marzo marzo. Punto di svolta per la risoluzione dell’emergenza rifiuti nella regione, a fine giugno i tre forni del termovalorizzatore sono in grado di bruciare 1.800-1.900 tonnellate di rifiuti al giorno, producendo energia elettrica per 200.000 famiglie, senza alcun inquinamento ambientale.

Il termovalorizzatore di Acerra si aggiunge a quelli da tempo in funzione a Vienna, Parigi, Montecarlo, Amsterdam, Amburgo, Copenaghen, Milano, Brescia e in tante altre città europee, che hanno trasformato i rifiuti da problema in risorsa energetica.

Per i termovalorizzatori di Salerno e Napoli, sono state avviate le procedure di appalto e di individuazione dell’area.

foto: raccoltaIl governo resterà comunque fortemente impegnato a Napoli e in Campania, per assicurare i luoghi e le condizioni per lo stoccaggio e lo smaltimento, lavorando con i Comuni, le Province, la Regione, per il tempo necessario a rendere operativa la realizzazione degli impianti industriali per il trattamento dei rifiuti e la raccolta differenziata.

I Comuni sono responsabili della raccolta quotidiana dei rifiuti, del monitoraggio della qualità della raccolta differenziata e della promozione di mirate campagne di comunicazione ai cittadini. I Comuni inadempienti subiranno richiami e sanzioni, che possono giungere fino allo scioglimento del consiglio comunale e al commissariamento. Sulla base delle segnalazioni dei cittadini, a fine maggio erano stati diffidati 203 comuni.

Lo sforzo eccezionale del Governo proseguirà fino al termine dell’estate 2009. La soluzione definitiva della questione rifiuti richiederà ancora almeno due anni di approfondito lavoro.

PER SAPERNE DI PIU’

www.emergenzarifiuticampania.it
E-mail: info@emergenzarifiuticampania.it
Call center “Campania pulita”: 081 2444 081

 

 

[20 giugno 2009]