Intervista del ministro Ronchi al Giornale

Chi ci contesta non ha mai tutelato i diritti dei minori

Intervista del ministro Andrea Ronchi al Giornale del 28 giugno 2008

Ministro Ronchi, l’Europa critica l’iniziativa italiana di prendere le impronte ai bambini nei campi nomadi ma da poco più di un mese ha deciso di rilevarle ai bambini extracomunitari. Crede che si possa trovare un punto di accordo?

foto: Andrea Ronchi«Sono convinto che in Europa nessuno pensi che sia sbagliato proteggere e tutelare unbambino. Chi può pensarlo? Credo che il regolamento europeo che prevede di prendere le impronte ai bambini extracomunitari sopra i 6 anni, abbia lo stesso spirito: non una volontà di schedare, di ghettizzare,mauna valenza di tutela, per censire, individuare, proteggere».

È proprio necessario controllare i bambini?

«Non si tratta di una schedatura ma di un censimento. Capire quanti sono, la loro scolarizzazione, la loro salute, le loro difficoltà psicologiche, le violenze alle quali sono sottoposti. Si tratta di tutelare la dignità di questi bambini, evitare l’odioso sfruttamento di cui sono vittimeche è una vergogna sociale».

All’Europa spiegherete che c’è un’emergenza bambini rom in Italia?

«Uno Stato di diritto che ha dei valori ha il dovere di difendere i bambini. Chi protesta perde una buona occasione per capire che certi argomenti sono al di sopra della polemica politica. Quante volte ci indigniamo ai semafori. Abbiamo letto mai lo sguardo di questi bambini ai quali hanno inculcato fin da piccoli a vivere in quel modo? Interverremo anche sulla patria potestà. Uno dei punti di forza del pacchetto sicurezza è che il genitore che condiziona la psicologia di questi bambini, inculca la paura, il terrore per fargli fare quella vita, non ha il diritto di essere padre».

Su alcuni aspetti del pacchetto sicurezza l’opposizione è sembrata d’accordo, su questo provvedimento invece c’è una bocciatura assoluta. Che ne pensa?

«È troppo comodo indignarsi per un bambino sporco e maltrattato e poi protestare adesso, quantomeno c’è una forte incongruenza. Noi vogliamo tutelare i bambini di tutti i colori, di tutte le etnie, proteggerli, farli crescere, non creare altre generazioni violentate nella testa sin dai primi giorni della loro vita ».

I bambini rom però sono cittadini europei.

«Ma soltanto sapendo chi sono si possono tutelare e proteggere. Lo spirito del pacchetto sicurezza è garantire la sicurezza dei cittadini e la dignità e il rispetto della persona. Basta andare in un campo per capire che difendere questi bambini è un fatto di dignità morale. Sfido i critici a dire cosa hanno fatto questi anni nei confronti di questi bambini che vediamo ai semafori».