La manovra triennale/2 meno burocrazia, meno sprechi

Abrogate 7.043 leggi inutili

Grazie alla norma "taglia-leggi" inserita nel decreto economico, il governo ha tagliato più del 30% delle leggi vigenti, circa 7mila tra quelle ritenute obsolete, inutili o già implicitamente abrogate. Come ha spiegato il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli: "Per la precisione da un totale complessivo di 21.691 leggi vigenti siamo scesi a 14.648, attraverso la cancellazione d’ufficio o l’abrogazione diretta, con una riduzione complessiva di 7.043 leggi. Ritengo che, dopo un’ulteriore e necessaria pulizia, per la fine dell’anno potremo avere uno stock normativo di circa 13.600 leggi, con una riduzione complessiva del 37%.foto: fascicoli pratiche Si tratta di un numero adatto per procedere ora a un riordino sostanziale in testi unici e alla riunione delle nostre leggi necessarie in codici. Per esempio nel settore Difesa, grazie ad un gruppo di lavoro ad hoc del ministero, che collabora di concerto con noi, si passerà dalle 2.000 leggi del settore a un unico codice della difesa".
La semplificazione non si ferma qui: la manovra porterà anche all'eliminazione di 6 mila leggi inutili, circa il 30 per cento del totale. Le norme che cadranno sono tutte quelle che attualmente complicano la vita degli italiani: ad esempio, la tassa sulle bilance. Imprenditori e privati cittadini non dovranno più perdere tempo e denaro per compilare moduli e fare code in più di un ufficio.

Soppressione Enti inutili

Un’ulteriore importante misura di riorganizzazione e di razionalizzazione consiste nella soppressione automatica di tutti gli enti pubblici non economici con un organico inferiore alle 50 unità. La misura comporterà ulteriori semplificazione nella jungla delle competenze incrociate, ma determinerà anche innegabili risparmi. Fanno eccezione gli ordini professionali e le loro federazioni, le federazioni sportive, gli enti parco e gli enti di ricerca.

Piano industriale della pubblica amministrazione e lotta ai 'fannulloni'

Occorre tagliare la spesa pubblica qualificando, nel contempo, l'operatività e la produttività della pubblica amministrazione. Per la prima volta viene previsto un “piano industriale” della pubblica amministrazione, con una serie di importanti interventi sul rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici, con una serrata lotta all'assenteismo, controlli più stringenti, tagli alla busta paga per i "finti malati". Sarà ridotto il ricorso al lavoro flessibile e alle consulenze esterne agli enti pubblici. Avrà vita dura chi arreca "gravi danni al funzionamento degli uffici" per "incompetenza professionale o inefficienza. Inoltre, anche contro la pubblica amministrazione sarà possibile la "class action".

Meno burocrazia: alcuni esempi.

E’ previsto il ritorno della soglia massima dei 12.500 euro per i trasferimenti in contante e per gli assegni non trasferibili. Salta l'obbligo di ricorrere ad assegni non trasferibili o sistemi di pagamento elettronico, per il pagamento di prestazioni per importi superiori a 100 euro. La carta d'identità raddoppia la durata: da 5 a 10 anni e dal 2010 sarà munita dalla fotografia e delle impronte digitali della persona a cui si riferisce.

Meno carta e più trasparenza nella pubblica amministrazione

Dal primo gennaio 2009 le amministrazioni pubbliche ridurranno del 50%, rispetto a quelle del 2007, le spese per la stampa delle relazioni e di ogni altra pubblicazione prevista da leggi e regolamenti e distribuita o inviata ad altre amministrazioni. Confermato l'addio della Gazzetta Ufficiale stampata a partire dal primo gennaio 2009. Tutte le amministrazioni pubbliche dovranno pubblicare sul "proprio sito internet le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici dei dirigenti". Anche i certificati e le ricette del medico di famiglia verranno trasmessi via Internet.

Riduzione del turn-over

La manovra prevede una riduzione del turn-over, il tasso di sostituzione del personale che va in pensione. Nel 2009 per ogni 10 uscite verrà assunto un nuovo dipendente (la metà di quanto previsto dalle norme precedenti) e ne verrà stabilizzato un'altro tra i precari (un quarto della percentuale prevista in precedenza).

Taglio stipendi sindaci

Arriva un taglio del 30% agli stipendi dei sindaci dei comuni che non hanno rispettato il patto di stabilità interno. Sono inoltre previsti tagli ai trasferimenti alle comunità montane per 90 milioni di euro nel triennio 2009-2011 (30 milioni per ciascun anno).

Consulenze tagliate del 50%

Per la pubblica amministrazione arriva un taglio del 50% sulle spese per convegni, consulenze, pubblicità e spese di rappresentanza. Con i risparmi verrà creato un fondo di circa 300 milioni di euro per premiare la produttività dei dipendenti.

Più controlli sulle cliniche private e sui falsi invalidi

Al fine di contenere la spesa per le invalidità civili, che dal 2000 ad oggi è passata da 6 a 12 miliardi di euro senza che tale raddoppio sia giustificato dal declino demografico o da eventi calamitosi, si prevede un piano straordinario di 200.000 accertamenti da parte dell’Inps. Verranno effettuati controlli incrociati per verificare le esenzioni dai ticket sanitari.

Viene fortemente potenziato il sistema di controllo sulle cartelle cliniche e sulle relative schede di dimissione per le cliniche private. Si dovranno controllare almeno il 10% (e non più il 2%) delle cartelle cliniche e delle corrispondenti schede di dimissione. Per alcune patologie i controlli potranno essere su tutte le cartelle cliniche.

[18 luglio 2008]