Per l'università

Il ministro Mariastella Gelmini

Il decreto rappresenta un passo importante. Si tratta di un provvedimento assolutamente utile e necessario. Un passo in avanti verso la meritocrazia,
perché distingue le università virtuose dalle altre, agevola il ricambio generazionale assumendo giovani ricercatori e assicura più trasparenza nei concorsi

500 milioni di euro alle università migliori

500 milioni di euro saranno destinati alle università con la produzione scientifica, l'organizzazione e la qualità didattica migliori.

Niente assunzioni nelle università con bilanci in rosso

Le università con una spesa per il personale troppo elevata (più del 90% dello stanziamento statale) non potranno effettuare nuove assunzioni. La norma pone un freno alle gestioni finanziarie non adeguate di alcune università (soprattutto nel rapporto entrate-uscite). Le università che spendono più del 90% dei finanziamenti statali (Fondo di Finanziamento Ordinario) in stipendi non potranno bandire concorsi per docenti, ricercatori o personale amministrativo.Da oggi le università con bilanci in perdita non potranno bandire concorsi per docenti o personale amministrativo.

Finanziamenti a chi elimina corsi inutili e sedi distaccate

Saranno premiate con più finanziamenti, trasferiti direttamente dal ministero, le università che ridurranno sedi distaccate non funzionali e corsi di laurea in eccesso rispetto alle reali esigenze formative degli studenti e alle richieste del mondo del lavoro.

Docenti: anagrafe nazionale e controllo pubblicazioni scientifiche.

foto: università di SienaDa un lato, vedrà la luce un’anagrafe nazionale, aggiornata ogni 12 mesi, dove a ogni nome di ordinario, associato e ricercatore corrisponderà l’elenco delle pubblicazioni scientifiche. Questi dati verranno anche utilizzati per l’attribuzione degli scatti di stipendio biennali, tant’è che, in caso di un biennio senza pubblicazioni,l’entità dell’adeguamento salariale sarà dimezzata.  

Dal 2009 tremila ricercatori in più

Stanziati 150 milioni di euro per favorire il turn over. Obiettivo: favorire l'assunzione di giovani e diminuire l'età media dei docenti italiani. Incentivi alle università, dunque, per favorire il pensionamento e l'assunzione di giovani docenti.

Le università infatti potranno anche decidere di fare entrare solo giovani ricercatori arrivando quindi a 2 giovani ricercatori per ogni docente in pensione. Almeno il 60% delle assunzioni devono essere destinate ai nuovi ricercatori e le università che rinunceranno a trattenere i docenti oltre i 70 anni di età possono raddoppiare il numero dei posti per ricercatori.

Stop ai concorsi pilotati

Le commissioni che giudicheranno gli aspiranti professori universitari di prima e seconda fascia saranno composte, a differenza di quanto accadeva fino ad ora, da 4 professori sorteggiati da un elenco di commissari eletti a loro volta da una lista di ordinari del settore scientifico disciplinare oggetto del bando e da 1 solo professore ordinario nominato dalla facoltà che ha richiesto il bando. Si dovrebbe evitare così il rischio di predeterminare l'esito dei concorsi. In attesa di un riordino organico del sistema di reclutamento dei ricercatori universitari, le commissioni che giudicheranno i candidati al concorso saranno composte da 1 professore associato nominato dalla facoltà che richiede il bando e da 2 professori ordinari sorteggiati da una lista di commissari eletti tra i professori appartenenti al settore disciplinare oggetto del bando. La valutazione dei candidati avverrà secondo parametri riconosciuti anche in ambito internazionale.

Nessun blocco delle assunzioni per gli enti di ricerca

Gli enti di ricerca sono esclusi dal blocco delle assunzioni che e' entrato in vigore per tutte le amministrazioni pubbliche.

Concorsi ricercatore fuori dal turn over

I bandi di concorso per posti da ricercatore già banditi sono esclusi dal turn over. 2.300 ricercatori dunque saranno esclusi dal blocco del turn over.

Soldi per le borse di studio

Per la prima volta in Italia tutti gli aventi diritto avranno la borsa di studio. L'incremento di 135 milioni di euro sarà destinato ai ragazzi capaci e meritevoli, privi di mezzi economici. 180 mila ragazzi oggi sono idonei a ricevere la borsa di studio e l'esonero dalle tasse universitarie, ma solo 140.000 li ottengono di fatto. 

Via libera a nuove residenze universitarie

65 milioni di euro sono stanziati per nuove strutture per il 2009: 1700 posti letto in più per studenti universitari. Saranno realizzati progetti per le residenze universitarie.

 

[7 gennaio 2009]