Sicurezza nelle scuole: circa 10 mila edifici scolastici non sicuri

foto: la scuola sta cambiandoNel provvedimento sulla scuola approvato definitivamente al Senato lo scorso 29 ottobre 2008, vi è anche compreso un articolo (per la precisione il 7 bis) di cui poco si è parlato e che riguarda l’importantissimo piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici a cui è destinato un importo non inferiore al 5% delle risorse stanziate per il programma delle infrastrutture strategiche (totale risorse euro 20 milioni come da articolo 36, comma 3, legge finanziaria 2008).

Inoltre con la Finanziaria sono previsti risparmi ingenti nella scuola, intorno ai 7 miliardi di euro, e il 30% di questi risparmi - frutto di una serie di misure come l'accorpamento di alcune classi e il riordino dell'archetipo organizzativo scolastico - verranno reinvestiti nella scuola e proprio nella sistemazione o riammodernamento nell'edilizia scolastica.

Da un’indagine del Ministero dell’Istruzione risulta che in Italia quasi 10 mila edifici scolastici non sono sicuri. Per questo motivo il Ministro Gelmini riconvocherà l’Osservatorio sull’edilizia scolastica ma farà anche presto partire un censimento di tutti gli edifici scolastici sollecitando il Cipe (Centro Interministeriale per la Programmazione Economica) e le Regioni per l’ammodernamento e la messa a norma degli edifici.

Il ministro dell'Istruzione, di concerto con quello delle Infrastrutture, nominerà un soggetto attuatore che definirà gli interventi da effettuare per assicurare l'immediata messa in sicurezza di almeno 100 edifici scolastici in situazione critica sul fronte della sicurezza sismica.

Il soggetto attuatore lavorerà in costante collaborazione con la Conferenza unificata Stato e Regioni. Le risorse di lavori programmati e non avviati entro 2 anni possono essere nuovamente revocati e rassegnati. Identica soluzione se gli enti beneficiari dichiarano l'impossibilità a eseguire le opere. La riassegnazione delle risorse a una diversa regione viene disposta sentendo la Conferenza unificata.

[5 novembre 2008]