di Mariastella Gelmini
La sicurezza nelle scuole è un tema fondamentale quale Governo ha deciso di intervenire in maniera forte e organica. Tragedie come quella di Rivoli e di San Giuliano di Puglia non possono più accadere. La scuola deve essere un luogo sicuro per i nostri ragazzi.
Il problema della sicurezza nelle scuole riguarda direttamente 9 milioni di persone tra studenti, insegnanti e personale non docente. Proprio per questo stiamo lavorando a un Piano nazionale per l'edilizia scolastica che prevede uno stanziamento di fondi ad hoc per la messa in sicurezza degli istituti scolastici di tutta Italia.
Questo percorso, cominciato ormai da qualche mese, prevede che entro sei mesi dalla pubblicazione dell'accordo raggiunto il 28 gennaio tra il Governo e la conferenza unificata degli enti locali, sarà ultimata la mappatura dello stato degli edifici scolastici, in base alla quale verrà poi stabilita l'effettiva necessità di spesa e saranno individuati i casi a cui dare la priorità per la messa in sicurezza.
Purtroppo la frammentazione delle competenze sugli edifici scolastici tra i vari livelli istituzionali non ha favorito un corretto monitoraggio della situazione effettiva. Gli enti locali hanno risposto favorevolmente all'invito del Governo a superare questa frammentazione.
Entro pochi giorni, inoltre, in ogni regione saranno costituiti gruppi di lavoro composti da rappresentanti dei provveditorati per le opere pubbliche, dall'ufficio scolastico regionale, dai dirigenti scolastici interessati, dall'Anci, dall'Uncem, dall'Upi, che formeranno entro 25 giorni le squadre tecniche. Queste squadre compiranno sopralluoghi nelle scuole e redigeranno le schede di rilevazione dati di ogni istituto. Se entro il termine complessivo di 40 giorni le squadre tecniche non saranno state costituite dai gruppi, lo farà il prefetto.
Siamo consapevoli che saranno necessarie risorse significative. Il decreto anti-crisi prevede già una quota delle risorse dei Fas nazionali da destinare alla sicurezza nelle scuole e a questa si sono aggiunti 300 milioni di euro per il 2008 ed altrettanti per il 2009, ottenuti da fondi del Ministero dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca, delle Regioni e degli Enti locali. Altri 100 milioni, inoltre, provengono da un'intesa tra Ministero e Inail. Sono poi riservati alla sicurezza degli edifici scolastici il 5% del Fondo per le infrastrutture strategiche e 20 milioni di euro annui provenienti dai risparmi delle spese della politica.
L'impegno del Ministero e del Governo per raggiungere l'obiettivo di avere una Scuola sicura è molto forte e determinato a conseguire risultati importanti in tempi brevi.
Purtroppo al fianco delle vere tragedie si devono annoverare anche i centinaia di episodi quotidiani di carenza strutturale e mancanza di sicurezza in tutte le scuole d'Italia.
Un monitoraggio accurato della situazione è fondamentale, anche perché laddove gli edifici scolastici sono evidentemente insicuri si dovrà procedere ad una immediata chiusura dello stabile, ma è necessario intervenire al più presto anche con i controlli sulla stabilità effettiva di tutte le scuole, anche quelle che apparentemente sembrano prive di rischio. Il caso di Rivoli è emblematico per questo. Una scuola che all'apparenza sembrava sicura, è stata il luogo in cui si è consumata una delle più gravi tragedie italiane dello scorso anno.
[2 febbraio 2009]