La riforma del processo civile
Così riduciamo tempi e numeri dei processi
Libero, 5 marzo 2009, p. 1
Angelino Alfano, ministro della giustizia
E' stata approvata dall'Aula del Senato la riforma del processo civile, che punta alla sua razionalizzazione, in un'ottica di efficienza proiettata, a pieno titolo, nelle dinamiche internazionali ed europee tramite una forte accelerazione dei giudizi, che ne snellisce le varie fasi, assicurando un percorso più veloce nella risoluzione delle controversie. I tribunali e la giustizia rappresentano un servizio essenziale per i cittadini, i quali sono i veri, grandi protagonisti di questo importante intervento legislativo. In quest`ottica, la riforma mira a raggiungere un alto standard di funzionalità nell'esercizio delle attività giurisdizionali e propone anche strumenti alternativi rispetto al ricorso al giudice. L'approvazione di oggi dimostra che, quando si entra nel merito della discussione e tutte le categorie interessate apportano il proprio contributo, al di là di totem ideologici, è possibile e naturale trovare le giuste convergenze.
Questi i punti qualificanti del disegno di legge:
- l'introduzione dello strumento della mediazione civile, finalizzato a una conciliazione stragiudiziale delle parti e destinato, quindi, a evitare chele cause giungano dinanzi ai tribunali. La mediazione avverrà davanti a organismi professionali riconosciuti, anche attraverso procedure telematiche, le parti avranno agevolazioni fiscali e il procedimento di mediazione non potrà durare più di quattro mesi;
- l'inserimento del processo sommario di cognizione, più snello e alternativo al rito ordinario. Il procedimento si caratterizza per il fatto di essere meno formale e più flessibile, senza però ledere il principio del contraddittorio e il diritto di difesa;
- la semplificazione dei riti attraverso la riconduzione di tutti i procedimenti ai tre modelli processuali previsti dal codice di procedura civile (rito ordinario di cognizione, rito del lavoro, rito sommario di cognizione), la soppressione del farraginoso rito societario e l'applicazione del rito ordinario perle cause in materia di sinistri stradali;
- l'introduzione di un filtro per l`ammissibilità dei ricorsi in Cassazione al fine di deflazionare il carico di lavoro del giudice di legittimità, ponendolo in linea con gli standard europei e internazionali;
- la previsione di un nuovo strumento di coercizione indiretta nei confronti del debitore per ogni giorno di mancato adempimento degli obblighi di fare infungibili e degli obblighi di non fare (ad esempio, il mancato rispetto dei provvedimenti in materia di affidamento dei figli minori nei giudizi di separazione e divorzio, l'inadempimento di prestazioni professionali di contenuto particolarmente specialistico e la violazione del patto di non concorrenza stipulato tra due imprenditori);
- l'inserimento di sanzioni processuali a carico di chi ritarda, con il proprio comportamento, la conclusione del processo;
- la previsione di ulteriori misure per l'efficienza del processo civile, quali l'aumento delle competenze del giudice di pace, la semplificazione della fase di decisione delle controversie, la riduzione dei tempi per il compimento dei singoli atti processuali e la prova testimoniale scritta, previo accordo tra le parti.
[5 marzo 2009]