Pił aiuti a chi rischia il lavoro

foto: Maurizio Sacconi

Diventa sempre più robusto "l'ombrello" aperto dal governo su chi rischia di perdere il lavoro a causa della crisi. Decollano dal consiglio dei ministri, infatti, due interventi destinati ad aumentare il sostegno al reddito di quanti (soprattutto giovani e con contratti atipici, come i contratti a progetto; acronimo: co.co.pro) soffrono la crisi sulla propria pelle.

Dal 10% al 20%

Per queste categorie di lavoratori il governo aveva già previsto, in caso di mancato rinnovo di contratto, un assegno una tantum pari al 10% dell'ultima retribuzione annua. Ora il consiglio dei ministri stabilisce che quest'assegno non sia più il 10, ma il 20% dell'ultimo stipendio. Nella sostanza viene raddoppiato il sostegno sociale a quella categoria di lavoratori che – nonostante le tante parole della sinistra – non aveva avuto mai nessuna tutela sociale. Il ministero del Welfare stima che la platea di beneficiati potrebbe arrivare a mezzo milione di persone.

Lavori saltuari per i cassintegrati

Non è finita. Modificando sostanzialmente il principio base della cassa integrazione, il governo autorizza il lavoratore che ne usufruisce di poter lavorare. Finora, infatti, al lavoratore in cassa integrazione veniva proibito di avere altri redditi; pena il decadimento dell'assegno sociale. Ora, invece, tale possibilità viene prevista per i lavori saltuari, fino ad un reddito aggiuntivo annuo di 3 mila euro.

Il cassintegrato, quindi, potrà fare piccoli lavoretti senza correre il rischio di perdere l'assegno. E non sarà nemmeno più necessario farli "in nero".

Voucher

L'iniziativa del governo, tra l'altro, potrà essere attivata attraverso i voucher che si possono comprare alle Poste. Nella sostanza, chi ha bisogno di un lavoratore a tempo parziale (per esempio, in agricoltura) può acquistare questi voucher alla Posta e pagare il cassintegrato che esegue il lavoro.

In tal modo, al soggetto in questione viene concessa una deroga che non gli fa perdere l'assegno sociale, e si combatte il lavoro nero.

[13 marzo 2009]