Da "IL SOLE 24 ORE" intervista ad Andrea Ronchi, Ministro per le Politiche comunitarie, di Marco Ludovico.
I prefetti,sportelli della clientela.
<<I prefetti sono garanzia di trasparenza nell`accesso al credito».
Andrea Ronchi, ministro per le Politiche europee, respinge gli attacchi «a una scelta molto azzeccata dei ministri Tremonti e Maroni». E prova`a riportare il dibattito sugli osservatori regionali del credito «fuori da schemi ideologici strumentali».
I prefetti sono i rappresentanti del Governo: ha proprio torto chi parla di controllo politico del credito?
Torto marcio, se non peggio. Mai è stato immaginato di dare loro il potere di verifica sulle banche.
Ci sono state però molte reazioni dure contro questa scelta.
Sì, come se i prefetti dovessero usare chissà quali poteri. Non scherziamo, per favore.
Insomma: che cosa faranno?
Lo ha spiegato bene sul Sole 24 Ore di domenica il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro: un ruolo di confronto, di sollecitazione e di dialogo tra banche e imprese.
Sapranno svolgerlo?
In realtà lo fanno già da tempo.Certo, con questo scenario potremo vedere nelle prefetture i bravi manager e i burocrati vecchio stampo, che sono ormai pochi.
E le banche, perché dovrebbero gradire?
Hanno ricevuto 12 miliardi dal Governo: servono per il rilancio delle imprese. Il circuito dei finanziamenti bancari, insomma, deve ricominciare a girare davvero. Molto più di prima.
Però se non è un controllo politico, l`intervento prefettizio può sembrare un commissariamento del credito.
Invece è vero il contrario: si tratta di costituire sinergie, alleanze e sostegno tra tutti gli attori. I prefetti possono diventare "sportelli della clientela" bancaria.
Così rischiano di ricevere di tutto, però.
Ma possono controllare lo stato di chi presenta le istanze. Non daranno mai assicurazioni a un istituto di soggetti rischiosi.Ecco perché sono una garanzia per tutti.
Comunque si tratta di una scelta che non dà un gran giudizio sul lavoro svolto finora dal sistema creditizio.
Intendiamoci: alcuni grandi istituti, come Banca Intesa, si sono impegnati a fondo. Ma se oggi ci muoviamo è perché, in generale, c`è stata un`azione conservativa, ormai anacronistica e rischiosa per tutti e le piccole e medie imprese, soprattutto.
Che cosa vorrebbe risolvere a breve?
I tanti, troppi casi di finanzíamenti bloccati senza motivi reali da qualche occhiuto e zelantissimo dirigente di filiale.
[17 marzo 2009]