Rispondere alla domanda di sicurezza che viene dai cittadini, con norme di diritto e azioni preventive e repressive delle forze dell’ordine, per riaffermare la sovranità della legge sul territorio.
Questo è uno dei compiti fondamentali che il governo si è dato, sin dall’inizio del suo mandato.Consapevole che la prima regola della democrazia dice che la sicurezza è un sinonimo della libertà, e che è proprio sulla tutela della sicurezza individuale che si fondano il patto di unione dei cittadini e la stessa legittimazione del potere pubblico, il 23 maggio 2008, pochi giorni dopo il suo insediamento, il governo Berlusconi ha varato un decreto legge e un disegno di legge sulla sicurezza.
Questi sono stati i primi di una serie di interventi e di iniziative che hanno dato il segnale di una inversione di rotta, dopo due anni di inerzia da parte del governo della sinistra.
PATTUGLIE MISTE ESERCITO - FORZE DELL’ORDINE NELLE GRANDI CITTÀ
Dal 4 agosto 2008, 3.000 militari affiancano le forze di polizia nelle grandi città nel pattugliamento a piedi dei quartieri a rischio e nella vigilanza di obiettivi sensibili e dei centri di permanenza temporanea per immigrati clandestini.
La presenza dei militari ha “liberato” per compiti operativi 1.147 operatori delle forze di polizia e ha reso più visibile e concreta la presenza dello Stato.
PATTUGLIE MISTE ESERCITO-FORZE DELL’ORDINE CONTRO LA CAMORRA
Dal 2 ottobre 2008 cinquecento militari hanno affiancato le forze dell’ordine nel controllo del territorio della provincia di Caserta, per intensificare la lotta contro la camorra.
L’impiego dei militari in operazioni di vigilanza, perlustrazione e pattuglia ha prodotto buoni risultati: da fine settembre a fine gennaio 2009, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, gli arresti sono saliti da 280 a 731, le denunce da 456 a 1.194; quasi quintuplicati i veicoli controllati, da 7.100 a 32.000.
Il numero delle persone controllate è aumentato da 1.000 a 66.000, mentre sono diminuiti i furti, da 973 a 492, e le rapine, da 85 a 59.
VOLONTARI PER LA SICUREZZA
I cittadini che vogliono collaborare al pattugliamento del territorio potranno farlo associandosi in gruppi di volontari, con precedenza per i gruppi formati da ex appartenenti a forze dell’ordine e per gli appartenenti ad associazioni come i City Angels o la protezione civile.
I gruppi di volontari agiranno d’intesa con i sindaci e con i prefetti. Le polemiche sulle cosiddette “ronde” sono solo pretestuose. Le città diventano più sicure se c’è maggior controllo e maggior presidio del territorio.
Far partecipare a questo presidio, sotto il controllo della polizia, anche i cittadini che lo desiderano, serve a prevenire reati, furti e violenze.
PIANO STRAORDINARIO DI CONTROLLO DEL TERRITORIO
Con il decreto antiviolenza di febbraio il governo ha stanziato altri 100 milioni di euro per dare più mezzi alle forze dell’ordine, per garantire un miglior presidio del territorio e assumere entro il 31 marzo 2.500 nuovi agenti di polizia, carabinieri e guardia di finanza, in aggiunta alle assunzioni che erano previste nel corso del 2009.
Questo piano straordinario di controllo del territorio prevede anche incentivi per l’ampliamento dell’utilizzo, da parte dei Comuni, di sistemi di videosorveglianza in luoghi aperti al pubblico.
SICUREZZA NELLE CITTÀ. PIÙ POTERI AI SINDACI
Il governo ha ampliato i poteri di intervento, prevenzione e contrasto dei sindaci, affidando loro un ruolo da protagonisti per garantire la sicurezza sul territorio.
In particolare i sindaci possono intervenire, in sinergia con polizia e prefetti, in situazioni urbane di degrado quali: spaccio di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, accattonaggio, fenomeni di violenza legati all’abuso di alcol; danneggiamento al patrimonio pubblico e privato; incuria, degrado e occupazione abusiva di immobili; abusivismo commerciale e illecita occupazione di suolo pubblico; i comportamenti, come la prostituzione in strada e l’accattonaggio molesto, che offendono la pubblica decenza e limitano l’utilizzo di spazi pubblici.
Il sindaco potrà segnalare alle autorità preposte gli stranieri irregolari da espellere.
PIÙ COOPERAZIONE TRA POLIZIA LOCALE E FORZE DELL’ORDINE
È stata rafforzata la cooperazione tra la polizia municipale e le forze dell’ordine. La polizia municipale partecipa ai piani coordinati di controllo del territorio, anche per i servizi di prevenzione e repressione dei reati nelle situazioni di flagranza.
DISTRUZIONE MERCE CONTRAFFATTA
Il giudice può ordinare l’immediata distruzione della merce contraffatta sequestrata e di quella di cui sia vietata la fabbricazione e la vendita.
GIRO DI VITE CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE
In presenza di gravi indizi di reato e di esigenze cautelari non sarà più possibile concedere gli arresti domiciliari agli stupratori.
Chi è arrestato in fragranza di reato sarà processato per direttissima, per dare una immediata risposta alla domanda di giustizia delle vittime.
Chi commette un omicidio inerente a una violenza sessuale sarà condannato all’ergastolo.
Le vittime di violenza avranno il patrocinio gratuito, non saranno più costrette a pagare le spese processuali.
È stato incrementato il fondo per sostenere i centri anti-violenza, che svolgono un ruolo fondamentale di sostegno fisico e psicologico delle vittime.
LE MOLESTIE (STALKING) SONO DIVENTATE REATO
Il decreto antiviolenza di febbraio ha inserito nell’ordinamento il reato di molestie (stalking).
Lo stalking consiste nel porre in essere minacce reiterate e molestie con atti che creano nella vittima un perdurante stato di ansia, paura, timore per la propria incolumità o per quella del partner.
Sono previste sanzioni per gli episodi di molestie e minacce reiterate, per evitare che possano degenerare in atti più gravi: le pene vanno da sei mesi a 4 anni, con aggravanti se il reato è commesso da un ex partner o marito o ai danni di soggetti particolarmente deboli.
La vittima può inoltre rivolgersi al questore, il quale può ‘ammonire’ il colpevole e imporgli il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Nei primi venti giorni di applicazione, sono stati effettuati due arresti al giorno per il reato di stalking.
DISEGNO DI LEGGE CONTRO LA PROSTITUZIONE
Il governo ha varato un disegno di legge contro la prostituzione, per colpire chi sfrutta il mercato del sesso e liberare dalla schiavitù migliaia di donne.
Il provvedimento introduce il reato di esercizio della prostituzione in strada e in generale in luogo pubblico e colpisce prostitute e clienti con pene che vanno dall’arresto ad ammende da 200 a 3.000 euro.
Chi sfrutta la prostituzione minorile rischia da 6 a 12 anni di carcere e multe da 15.000 a 150.000 euro. È previsto anche il rimpatrio assistito per prostitute immigrate clandestine.
Per colpire più a fondo le organizzazioni criminali, il testo di legge introduce inoltre il reato di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione.
LOTTA PIÙ DURA ALLA MAFIA E CONFISCA DEI BENI MAFIOSI
Il governo ha posto in essere una serie di misure che intensificano la lotta contro la criminalità organizzata:
AUMENTO STRAORDINARIO PER IL FONDO PER LE VITTIME DELLA MAFIA
È stato disposto un aumento straordinario di 30 milioni di euro del Fondo di solidarietà alle vittime dei reati mafiosi.
ERGASTOLO PER CHI UCCIDE UN UFFICIALE DI PUBBLICA SICUREZZA
Per chi uccide un agente delle forze dell’ordine in servizio è prevista la pena dell’ergastolo
MANDARE IN GALERA CHI SPACCIACURARE CHI SI DROGA
L'ONU ha ribadito all’unanimità un seccono alla liberalizzazione di ogni tipo di droga. Gli esperti concordano: la cannabis, come le altre droghe, danneggia il cervello.
Alla conferenza nazionale di Trieste, il governo si è impegnato entro il 2009 a:
[25 marzo 2009]