Ma quante sono le risorse a disposizione dell'emergenza e della ricostruzione?
Lo stato di calamità naturale
Per il momento, il consiglio dei ministri di ieri ha approvato il decreto sullo Stato di calamità naturale. Un provvedimento che autorizza il ministro dell'Economia a firmare provvedimenti amministrativi per l'immediato utilizzo di alcuni fondi del Bilancio dello Stato.
Sospensione immediata del pagamento delle imposte
In primo luogo, verrà decisa giovedì la sospensione immediata del pagamento delle imposte per tutti i contribuenti (famiglie ed imprese) colpiti dal sisma lo ha annunciato Silvio Berlusconi nella conferenza stampa di oggi all'Aquila.
30 milioni di euro
Nella serata di ieri, Tremonti ha firmato un altro provvedimento che sblocca 30 milioni di euro dal Fondo Imprevisti. Si tratta di un fondo gestito dal ministero dell'Economia per casi del genere. E questi 30 milioni sono stati immediatamente messi nella disponibilità della Protezione civile.
Quando Berlusconi dice che sono state sbloccate risorse senza precedenti, ha ragione. Per il territorio che colpì Umbria e Marche, la notte stessa, vennero sbloccati una ventina di milioni. Ora sono stati utilizzati il 50% in più.
Fondo imprevisti
Non è finita. Sbloccati questi 30 milioni, nel Fondo Imprevisti dell'Economia restano ancora 220 milioni quest'anno; ai quali si aggiungono per il 2010 e 2011 altri 300 milioni di un Fondo presso la Presidenza del Consiglio. E si tratta ancora di risorse per il "pronto impiego".
Interventi strutturali
Per gli interventi strutturali (tipo la ricostruzione vera e propria) i finanziamenti non mancano. Oltre a quelli che possono essere attivati dall'Unione europea, ci sono anche 6 miliardi di euro del Fondo strategico creato a Palazzo Chigi.
Insomma, il governo si sta muovendo con tempismo e celerità su tutti i fronti dell'emergenza. Con un particolare. Giovedì è in programma un consiglio dei ministri nel quale verranno esaminati una serie di provvedimenti in grado di dare una risposta "strutturale" al terremoto che ha devastato la provincia dell'Aquila.
[7 aprile 2009]