Ronde e fermo fino a 180 giorni nei Centri di identificazione ed espulsione ma nessuna norma sui medici e la denuncia dei clandestino. Il governo mette nero su bianco l’accordo di maggioranza riproponendo sotto forma di emendamenti al ddl sicurezza le due disposizioni bocciate in sede di conversione del decreto.
Ronde
Sulle ronde il governo riprende il testo stralciato dal decreto: ‘I sindaci, previa intesa con il prefetto, possono avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini non armati per segnalare alle forze di polizia o locali eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio sociale’. Associazione che dovranno essere iscritte ‘in apposito elenco tenuto a cura del prefetto’, sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. In ‘via prioritaria’ i sindaci devono avvalersi delle associazioni di cittadini formata da ex poliziotti, carabinieri o militari.
Cie
Quanto alla durata di permanenza nei Cie, il governo dà facoltà al questore di chiedere la proroga del trattenimento per 60 giorni e ulteriori 60 ‘in caso di mancata cooperazione al rimpatrio del cittadino del paese terzo interessato o di ritardi nell’ottenimento della necessaria documentazione dei paesi terzi’. Il periodo massimo di ‘fermo’ nei Cie non può superare i 180 giorni.
La Spagna nei quattro anni che vanno dal 2004 al 2008 ha espulso 370 mila clandestini, la Francia quasi 25 mila l’anno, ma Sarkozy ha chiesto che nel 2009 dovranno essere 29 mila. Molti di più dell’Italia (25 mila in tutto il 2008) dove, fra l’altro, molte espulsioni rimangono sulla carta perché, nonostante il provvedimento (come quello firmato da qualche giorni dai questori di diverse parti d’Italia per un migliaio di clandestini ospiti da più di sessanta giorni nei Cie), nessuno lascia il territorio nazionale.
Contributo per la cittadinanza
Sul fronte della ‘tassa di cittadinanza’, invece, cambia la natura giuridica: il governo la trasforma infatti in contributo (resta la cifra di 200 euro), destinando il gettito interamente al dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno.
Grado di parentela per cittadinanza
Per stroncare l’astuzia con cui gli stranieri spesso evitano l’espulsione provando la convivenza con il coniuge o con un parente entro il quarto grado, il governo stringe il grado di parentela al secondo.
Medici e clandestini
Scompare per ora la norma che prevede la denuncia dei clandestini da parte dei medici di pronto soccorso. In tempi di nuove emergenze sanitarie e di obiezioni di coscienza si sarebbe rivelata una misura controproducente ed una complicazione per tutti. La questione non è del tutto accantonata: se ne riparlerà nella nuova normativa che prevede il pagamento dei ticket sanitari per i non residenti.
[28 aprile 2009]