Italia primo partner di Varsavia

Da "IL SOLE 24 ORE" di Gerardo Pelosi.

Competitiività.

In Polonia il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, incontra il premier Donald Tusk.

Il premier polacco Donald Tusk si rivolge al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e non sembra avere esitazioni: «L`Italia potrà diventare il primo partner commerciale del nostro Paese».

Un traguardo ambizioso, che significherebbe superare colossi come Germania e Russia ma dopo i colloqui del primo vertice biIaterale italo-polacco al quale hanno preso parte ieri a Varsavia numerosi ministri dei due Paesi (per l`Italia Franco Frattini, Roberto Maroni, Claudio Scajola e Altero Matteoli) quella di Tusk non sembra affatto una battuta. n livello di integrazione tra le due economie è molto alto, l`interscambio sfiora i 16 miliardi di euro, ci sono presenze storiche di aziende italiane come la Fiat che arrivò in Polonia ne11921 e la principale banca la Pekao Sa è controllata da Unicredit.

Alla Polonia viene riconosciuta la capacità di avere reagito alla crisi internazionale meglio di altri Paesi dell`Est. «L`adesione all`euro nel 2012 - spiega il premier Tusk al Sole 24 Ore - resta per noi un obiettivo prioritario anche se le condizioni sono molto più difficili rispetto a qualche mese fa». Quello che è importante aggiunge il vicepremier e ministro dell`Economia Waldemar Pawlak «è fissare un livello di cambio adeguato che potrebbe essere di 4,1». L`Italia resta in questo contesto, come ricorda Pawlak, un partner strategico per la Polonia ma molto resta da fare soprattutto nel settore dell`energia come ha riconosciutolo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa conclusiva.

Il Business.

Un`altra grande opportunità è rappresentata dagli Europei di calcio del 2012 dove è prevista la costruzione di centri alberghieri

«Italia e Polonia - ha spiegato il premier italiano - hanno problemi simili: tutti e due intendono accelerare il processo per l`adozione del nucleare e vogliono differenziare le fornituire energetiche, siamo interessati a svillup- pare progetti comuni e le nostre due principalia aziende Eni ed Enel potranno in futuro collaborare con le aziende polacche».

Sempre ieri il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha copresieduto insieme al vicepremier Pawlak un forum di dialogo economico trai due Paesi incentrato sui tremi delle infrastrutture, dei trasporti e dei campionati di calcio Ucraina-Polonia del 2012. Nel corso del forum Scajola e Pawlak hanno firmato due accordi, uno sulla cooperazione economica e l`altro per la sicurezza energetica e le tecnologie del carbone pulito.

«L'accordo sull`energia rinnovabile - ha osservato Scajola - punta a individuare forme di investimento per nuove tecnologie come quelle che stiamo sperimentando nel Sulcis sul Cesper ridurre le emissioni dannose del carbone e per lo stoccaggio dei gas; sia l'Italia che la Polonia hanno ottenuto finanziamenti europei per questi progetti e ora potremo lavorare insìeme». Un'altra grande opportunità è quella rappresentata dai campionati europei di calcio del 2012 per i quali sono previsti investimenti per 6o miliardi di curo. «Il modello organizzativo delle Olimpiadi dì Torino - ha aggiunto Scajola - si è affermato nel mondo e abbiamo offerto anche ai polacchi la nostra esperienza in questo settore che vuole dire costruire impianti sportivi ma anche infrastrutture, trasporti e strutture alberghiere».

Ma uno sforzo, ha ricordato il responsabile dello Sviluppo economico, si impone anche nel settore delle piccole e medie imprese dove «possiamo fare molto di più e che rappresentano il motore dell`economia italiana come si è evidenziato con il processo di delocalizzazione che ha condotto alla creazione di veri e propri distretti industriali in Polonia».

L'affermazione di stabilimenti come quello della Fiat a Tychy e quello della Indesit a Lodz stanno portando all`insediamento di piccole imprese dell`indotto nel settore automoblistico e degli elettrodomestici e la creazione diveri e propripoli integrati.

Nel settore del trasporto le prospettive più interessanti riguardano le grandi opoere in programma f nanziabili con una parte deì fondi Ue (19,4 miliardi di euro degli oltre 6o miliardi).

[29 aprile 2009]