La prossima settimana sarà emanata un'ordinanza per il contributo a fondo perduto per 150 mila euro finalizzato alla ricostruzione della prima casa distrutta dal terremoto in Abruzzo. Lo ha annunciato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso di un'audizione in commissione Ambiente al Senato.
Tremonti ha poi tenuto a sottolineare quanto siano fuori luogo le presunte polemiche sui “soldi veri o soldi falsi” assicurati dal governo per fronteggiare le conseguenze del sisma in Abruzzo.
“L’opposizione ha correttamente individuato il problema della cassa e della competenza, ma non ha mai parlato di fondi veri o falsi. Se i governi locali formuleranno piani, idee di sviluppo diverse, queste saranno tutte prese in considerazione. Ma credo sia meglio un decreto subito, piuttosto che non fare nulla. Noi abbiamo disposto un decreto e in esso un’ordinanza per attivare i 150 mila euro a fondo perduto per le prime case pensando che il governo deve essere veloce ed efficace”.
Circa la somma di 8 miliardi messa a disposizione dal governo per la ricostruzione si tratta di “una cifra inimmaginabile prima” e che l'esecutivo è anche disposto a rivedere in aumento, se necessario. Ma, ha proseguito il ministro dell'Economia, poiché la ricostruzione avrà inevitabilmente tempi lunghi, e secondo alcuni anche lunghissimi, “noi i soldi ce li metteremo via via e tutto nel modo che ci chiederanno gli enti locali”.
In ogni caso, ha sottolineato Tremonti, i 150 mila euro messi a disposizione per la ricostruzione della prima casa, o “anche qualcosa in più”che potrà dare il governo, che sta studiando questa ipotesi, o gli 80 mila (“o più”) per la ristrutturazione delle abitazioni danneggiate, “sono soldi veri, verissimi. Più veri di così...Vedrete!”.
Tremonti ha quindi risposto anche alle osservazioni sull'uso del credito di imposta per la ricostruzione o gli interventi sulle case. “Nel decreto abbiamo lo strumento del fondo perduto, il gruzzolo che ti ritrovi in banca se lo chiedi” ha rimarcato il responsabile del Tesoro.
“Poi, se non vuoi pensarci tu a ricostruirti casa, c'è sempre l'edilizia pubblica. Noi abbiamo aggiunto i 150 mila all'edilizia pubblica che comunque ci sarà”.
Tremonti non ha mancato infine di sottolineare gli effetti virtuosi del meccanismo pensato dall'esecutivo con i 150 mila euro a fondo perduto. “L'edilizia pubblica deve necessariamente appoggiarsi alle grandi imprese, quella privata invece si appoggerà alle piccole e medie imprese - ha osservato - sarà interessante valutare l'effetto di questo sul Pil. Da un lato ci sono gli stanziamenti, dall'altro - ha concluso - ci sono i lavori e il reddito che crea: ci sarà un ritorno economico sul territorio. Da un male può nascere anche un bene”.
[11 maggio 2009]