I successi di Berlusconi, la sua leadership condotta ai più alti livelli negli scenari internazionali, sono sotto gli occhi di tutti.
Berlusconi e Obama
La visita a Washington è stata un successo.Quel che doveva essere è stato, e anche di più. C’è stato il calore del rapporto personale, dichiarato esplicitamente da Obama e Berlusconi dopo l’incontro nello studio ovale di quasi due ore (il doppio del previsto) nella conferenza stampa che è andata ben oltre i venti minuti protocollari. Ma è stato, soprattutto, un incontro di sostanza che ha spaziato dalla Russia all’Afghanistan, dall’Iran al Medio Oriente, dai temi del G8 alla Turchia. Si è parlato di conflitti, economia, fame nel mondo e energia-ambiente. Berlusconi è stato il secondo leader europeo invitato alla Casa Bianca dopo Gordon Brown. Con risultati concreti come l’impegno italiano ad accogliere tre detenuti di Guantanamo (molti ringraziamenti da Obama e rilievo sulla stampa americana, vedi il Washington Post), e la promessa di quasi 500 uomini in più in Afghanistan. Sulla Russia, Obama ha detto di avere ascoltato i “consigli” di Berlusconi. C’è, insomma, un rapporto tra Italia e Stati Uniti che non è mai stato più stretto di quanto non sia stato con Berlusconi e Bush e oggi Obama. Una partenza eccellente.
Berlusconi e Gheddafi
Con il Colonnello, Berlusconi è riuscito a chiudere un contenzioso coloniale che durava tra Libia e Italia da quasi un secolo.
Una vera e propria impresa diplomatica. Neppure la Francia è riuscita a fare lo stesso con l’Algeria. “I governi precedenti ci avevano provato senza riuscirci – ha detto Gheddafi – ma solo Berlusconi ne è stato capace, e ora l’Italia è un Paese amico”. E toccano direttamente la vita degli italiani, grazie al vantaggio che avranno le nostre aziende in Libia e al contrasto all’immigrazione illegale dal Nord Africa.
Berlusconi e Putin-Medvedev
La recente visita di Stato a Soci e Mosca del 15-16 maggio ha consolidato rapporti già eccellenti con premier e presidente russi, Putin e Medvedev. I colloqui hanno spianato la strada a importanti intese nel settore energetico tra Eni, Enel, Gazprom, e a favorire la chiusura di commesse a favore di Finmeccanica e altre imprese nel settore dei trasporti, degli elicotteri, delle telecomunicazioni.
Grazie all’amicizia con i vertici russi, Berlusconi ha potuto dare un contributo decisivo alla soluzione di due crisi gravissime: quella georgiana e quella del gas tra Ucraina e Russia. Inoltre, passa anche attraverso Berlusconi la possibilità di rilancio dei rapporti Russia-Nato.
Berlusconi ed Erdogan
L’amicizia, la stima e la profonda conoscenza reciproca di Berlusconi e del leader turco Erdogan hanno consentito al Presidente del Consiglio italiano di sbloccare l’impasse nell’ultimo vertice Nato a Strasburgo sul nome del nuovo Segretario generale, il danese Rasmussen. Il ruolo di Berlusconi è stato riconosciuto da tutti. Berlusconi ha parlato anche a Washington con Obama dell’adesione della Turchia all’Unione europea, tema sul quale c’è sintonia totale tra Roma e Washington.
Berlusconi e Mubarak
Nel Vertice Bilaterale del 12 maggio scorso a Sharm El Sheik sono stati firmati ben quattordici accordi importanti. Nonostante la crisi economica, l’interscambio tra Italia e Egitto è aumentato negli ultimi due anni del 35 per cento. E l’intesa ormai di lunga data tra Berlusconi e Mubarak procura all’Italia di essere un Paese chiave nello scacchiere mediorientale. L’Egitto sarà invitato speciale dell’Italia al prossimo G8.
Berlusconi, Sarkozy e la Merkel
Nel recente Vertice italo-francese a Villa Madama si è potuto vedere come Berlusconi abbia con Sarkozy un rapporto eccellente, cementato anche dal contributo che Berlusconi ha dato non soltanto alla soluzione della crisi georgiana, ma alla chiusura del “pacchetto clima” nel Consiglio Europeo presieduto lo scorso anno dalla Francia. Con la Merkel, il rapporto stretto è rafforzato dalla sintonia politica dovuta alla comune militanza nella grande famiglia dei popolari europei.
[19 giugno 2009]