Un decreto per il rilancio. Lo ha approvato il consiglio dei ministri. Un decreto che prepara il terreno alla ripresa, e – sotto certi aspetti – la favorisce e la sostiene.
Ancora una volta, il governo mantiene fermo l’impegno di mettere le persone avanti ad ogni cosa. People First, ha ricordato il presidente del Consiglio. Non a caso, il provvedimento approvato dal consiglio dei ministri pensa in primo luogo alle fasce meno fortunate della popolazione.
Social card
Viene allargata la platea dei contribuenti che possono accedere alla social card.
Bonus fiscale
Così come viene aumentato il numero delle famiglie che potranno beneficiare dei bonus fiscali per i figli. Fino a ieri il bonus era riconosciuto solo a chi aveva figli sotto i tre anni d’età; oggi a chi ha bambini fino a 7 anni d’età.
Aboliti i ticket sulla specialistica
Per quanto riguarda la sanità, sono aboliti i ticket sulla medicina specialistica e sono previsti «specifici interventi per le Regioni in grave stato di disavanzo» e «incisivi interventi di contrasto alle frodi in materia di invalidità, nonché un tetto alla spesa farmaceutica».
Ma soprattutto, il decreto punta a sostenere le imprese, le più dinamiche potranno approfittarne per agganciare meglio la ripresa quando questa si manifesterà tra 6-8 mesi: come indicato dai principali centri di ricerca economica, nazionali ed internazionali.
Detassati gli invetimenti
Alle imprese viene detassato al 50% l’investimento finanziato con gli utili reinvestiti.
Modifiche alla cassa integrazione
Ma viene anche riconosciuto l’ammontare della cassa integrazione per i dipendenti che non vengono allontanati dal posto di lavoro. Si tratta di un bonus innovativo che ha l’obbiettivo di far restare in azienda quelle professionalità che torneranno utili al momento della ripresa.
Per avviare un'attività in proprio
Ed ancora. Se un lavoratore dovesse andare in cassa integrazione potrà scegliere due strade: incassare l’assegno mese dopo mese; oppure, farsi dare l’intero ammontare del suo assegno ed utilizzarlo per avviare un’attività in proprio.
Sblocco degli investimenti
Altro aspetto della strategia del governo in chiave anti-crisi è la conferma degli investimenti. Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha infatti sbloccato una serie di finanziamenti immediatamente attivabili, così da colmare il gap infrastrutturale del paese. E nel decreto è ribadita la possibilità di nominare commissari proprio per accelerare gli investimenti.
[27 giugno 2009]