G8: dopo il grande successo grande lavoro

C’era una volta la pausa estiva. Uno, o anche due, lunghi mesi di ferie per governo e Parlamento con due date a suonare la campanella: il Documento di programmazione economica (Dpef), entro fine giugno, e la presentazione in Parlamento della Finanziafoto. governoria, a settembre.

Già dall’anno scorso il governo ha di fatto abolito la Finanziaria, per metterla al sicuro – con rara preveggenza – dai contraccolpi della crisi economica. La nuova legge è triennale ma viene costantemente monitorata e aggiornata. Anche il Dpef, una specialità del vecchio giornalismo economico, si adegua ai tempi e diviene Documento quadro. Meno ritualità e burocrazia, più flessibilità in un mondo che richiede una vigilanza costante soprattutto sull’economia.

Si tratta, anche e soprattutto, di dare un seguito pratico e immediato agli impegni presi nel G8, definito dai partner stranieri e dalla stampa internazionale il summit di maggiore successo e più ricco di cose concrete degli ultimi anni.

Nell’agenda economica di governo, entro fine luglio, sono già fissate una serie di scadenze:

Tutte queste operazioni faranno da ulteriore volano per la ripresa economica. Quest’anno il Pil dell’Italia si ridurrà di circa il 5 per cento, in linea con tutti i paesi europei; ma già dal 2010 i maggiori organismi internazionali stimano una ripresa intorno allo 0,4-0,5. Raffrontata con il calo, si tratta di oltre cinque punti e mezzo in più. Come ha detto l’Ocse tre giorni fa, l’Italia sarà assieme alla Francia il Paese che si riprenderà prima e meglio.

Ecco perché il governo, stavolta, ha scelto di limitare al massimo le sue vacanze.

[15 luglio 2009]