Il trattato con la Libia: chiusura della questione coloniale

foto:  berlusconi e gheddafiL’Italia è il primo Paese che nel rapportocon una ex-colonia riconosce le proprie responsabilità e i danni morali e materiali. All’inizio degli anni Novanta la Libia era un Paese isolato nella comunità internazionale, colpito da sanzioni ONU, considerato un pericolo per la sicurezza e la stabilità nel Mediterraneo. Ora, grazie alla paziente attività diplomatica del presidente Berlusconi, non è più così.

Gli impegni dell’Italia:

 

Gli impegni della Libia:

Inoltre vengono finalmente risarcitii danni subiti dai nostri connazionali, con uno stanziamento di 150 milioni di euro in tre anni.

BLOCCO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

La lotta all’immigrazione clandestina prevede:

OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE ITALIANE

Durante la visita a Roma del colonnello Gheddafi (10-13 giugno 2009) il contratto con l’ENI è stato allungato di 30 anni. Le imprese italiane sono privilegiate nella realizzazione del piano di infrastrutture libiche: ad esempio, il 22 luglio 2009 l’Ansaldo (Gruppo Finmeccanica): ha avuto la commessa di 541 milioni di euro per la costruzione della ferrovia costiera tra Tunisia ed Egitto e per la linea ferroviaria interna libica.

[30 luglio 2010]