Lotta senza quartiere. Ma cosė tanti successi contro tutte le mafie

foto: poliziaGrazie all'antimafia dei fatti e ai risultati ottenuti dalle leggi varate in questa legislatura stiamo vivendo una delle stagioni più gloriose da quando è iniziata la sfida aperta dello Stato alla criminalità organizzata. Leggi più severe, nuove norme per aggredire i patrimoni di mafiosi e loro prestanome, maggior coordinamento tra le forze di polizia, questi gli ingredienti che hanno consentito di cogliere risultati tali, che anche a livello di G8 è stato riconosciuto che il modello italiano di contrasto globale alla criminalità organizzata è la rotta da seguire in ambito europeo e internazionale. In venti mesi di governo sono stati arrestati 21 sui 30 ricercati più pericolosi, compresi il numero due e il numero tre di Cosa nostra. Sono stati sequestrati beni per un valore di 6.894 milioni di euro (+89% rispetto al governo precedente) e confiscati beni per 1.887 milioni (+345%).

Tutto questo è la prova che si può agire contro la mafia, dando credito a uno Stato che ha un Parlamento, che fa le leggi contro la mafia, un governo che le propone e utilizza tutti gli strumenti possibili, magistrati che danno seguito alle leggi e forze dell'ordine ben sostenute.

Per continuare sulla strada intrapresa, a gennaio 2010 il Governo ha presentato in Calabria il nuovo piano nazionale antimafia, dieci punti, presentati al Parlamento  e rispetto al quale il governo chiederà una discussione straordinaria.

Il piano in dieci punti

IL MODELLO CASERTA: ESERCITO-FORZE DELL’ORDINE CONTRO LA CAMORRA

Dal 2 ottobre 2008 quattrocento militari  e 350 poliziotti hanno affiancato le forze dell’ordine nella provincia di Caserta, per intensificare la lotta contro la camorra. Il coordinamento tra polizia, militari e magistratura, ha funzionato bene. I risultati sono stati l’arresto di 29 latitanti, due dei quali tra i trenta più pericolosi, e il sequestro di 200 milioni di euro. Il “modello Caserta” nasce dalla volontà di smantellare il clan dei  Casalesi, un’organizzazione forte e spregiudicata che pretende di porsi come antistato. Il “modello Caserta” è un modello che il Governo intende mantenere ed estendere.

NUOVE MISURE CONTRO LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA

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LA RICETTA VINCENTE: COLPIRE I PATRIMONI DELLA MAFIA

Il Governo ha messo in campo il più grosso sistema di contrasto alla mafia dai tempi del giudice Falcone. In particolare si sono rivelate efficaci le nuove norme che aggrediscono i beni dei mafiosi, facilitando la confisca di beni e patrimoni intestati a prestanome, indipendentemente dalla pericolosità del soggetto e dalla sua età. I soldi e beni tolti alla mafia sono messi a disposizione dei cittadini, delle comunità e delle forze dell’ordine. Aggredire i patrimoni mafiosi è la vera “ricetta vincente” per il contrasto alla criminalità organizzata.

ERGASTOLO PER CHI UCCIDE UN UFFICIALE DI PUBBLICA SICUREZZA

Per chi uccide un agente delle forze dell’ordine in servizio è prevista la pena dell’ergastolo. L’oltraggio a pubblico ufficiale è punito col carcere fi

no a tre anni.

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