L'Umbria di nuovo nella bufera

L'ultimo capitolo parla di uno scandalo appalti con una trentina di indagati. Così per l'Umbria "verde", ma soprattutto per quella "rossa", i guai giudiziari sembrano non finire mai, anche se restano relegati nelle pagine locali dei quotidiani. Il biennio 2007-2008 passerà alla storia per l'anno di una strisciante quanto devastante "tangentopoli", Perugiaache sta mettendo a dura prova la fama usurpata di buon governo (sessant'anni senza ricambio e –quasi- senza opposizione) delle sinistre.

La raffica di avvisi di reato ha colpito la settimana scorsa un politico, l'assessore Pd alla viabilità della Provincia di Perugia, decine di funzionari dell'amministrazione provinciale e dei Comuni di Perugia e Città di Castello, oltre a numerosi imprenditori del settore costruzioni. La magistratura vuole vedere chiaro nei grandi faldoni sequestrati negli uffici delle amministrazioni locali (anche la Regione) e delle ditte di costruzione. Sono attinenti a lavori pubblici, concessioni edilizie, varianti sospettem opere di manutenzione. L'ipotesi più grave di reato, associazione per delinquere, è legata al sospetto che a lavorare fossero sempre i "soliti noti", in un intricata tela di "do ut des" tutta da chiarire.

Si tratta solo dell'ultimo episodio

Stanno venendo infatti al pettine, in questi giorni, i nodi giudiziari dell'inchiesta che l'estate scorsa portò all'arresto di Leonardo Giombini, il costruttore più coccolato e amato dai governanti locali. Si preparano le richieste di rinvio a giudizio per lui, ma anche per il potentissimo presidente (ex-pci, ex-ds, ora pd) della Coop Centritalia, Giorgio Raggi.

Storie di fatturazioni false e di fondi neri finiti all'estero (e poi chissà dove).

I dirigenti della cooperativa rossa sono accusati:

Ma c'è dell'altro

Una inchiesta è ancora aperta sulla vicenda della costruzione del mini-metro, una sorta di funicolare destinata ad alleggerire il traffico dalla periferia al centro cittadino. Mentre le nubi non si sono certamente diradate sull'improvvisa voragine scoperta lo scorso anno nel bilancio del Comune di Perugia, una vicenda che portò al rischio di una crisi politica ma, soprattutto, alla necessità di pescare a piene mani nelle tasche dei cittadini aumentando a dismisura le tasse locali.

Il fronte politico è in movimento

La sinistra estrema ha un po' di mal di pancia, l'opposizione parla di campanello d'allarme sui livelli di legalità e trasparenza, dopo decenni di occupazione politica da parte di un vero e proprio gruppo di potere.

I cittadini non stanno a guardare e i risultati delle ultime elezioni, pur confermando la preminenza della sinistra, hanno dimostrato che qualcosa si sta muovendo anche nella rossa Umbria, dove importanti capisaldi (vedi Todi) sono crollati.

[4 giugno 2008]