Governo: al via dieci grandi Opere

foto: operai al lavoroDieci commissari straordinari per dieci grandi opere. Dopo il ponte sullo Stretto, con l’incarico assegnato al presidente dell’Anas Pietro Ciucci, è passato alla firma del premier il decreto di nomina di altri nove commissari, veri e propri “registi”, con compiti di “coordinamento, monitoraggio e impulso” al fine di imprimere un colpo di acceleratore alla realizzazione di altrettante infrastrutture prioritarie.

Le nomine ratificate dal presidente Berlusconi sono il segnale della volontà del governo di procedere senza tentennamenti nella politica del fare e del rispetto degli impegni elettorali, primo fra tutti quello di sbloccare e avviare tutti i progetti ritenuti strategici per la modernizzazione del Paese. Le nove infrastrutture individuate sono: l’autostrada Cecina-Civitavecchia, il nodo ferroviario di Palermo, il Terzo Valico ferroviario tra Milano e Genova, la galleria del Brennero, la Metropolitana di Roma, il nuovo Corridoio Tirrenico (che comprende la nuova Pontina), la Pontremolese, la statale Jonica 106, la viabilità di accesso al porto di Ancona

I compiti affidati ai nove commissari, più limitati rispetto ai contenuti dell’incarico di Ciucci, prevedono poteri sostitutivi soltanto in caso di emergenza o di concreto blocco delle attività. Ma svolgeranno un importante ruolo di monitoraggio e pungolo nella giungla burocratica di competenze che da sempre frenano nel nostro Paese la realizzazione di qualsivoglia opera.

Va rimarcato che nelle nomine dei commissari la scelta è passata attraverso il rigoroso criterio della competenza. Come dimostra la scelta, per l’autostrada tirrenica, dell’ex sottosegretario diessino ai Lavori Pubblici, Antonio Bargone. Il quale sottolinea l’importanza della creazione di “una figura che accorci i molti tempi di inerzia, sia un’antenna costante del Governo e segnali quel che non va al ministro competente o alla Presidenza del Consiglio, in modo da sollecitare un intervento risolutivo”. Nel decreto – a scanso di equivoci – è espressamente previsto che, in assenza del rispetto dei tempi, i commissari non incassino i compensi previsti per l’incarico.

[17 settembre 2009]