"Nell'azione di contrasto alla mafia ci siamo concentrati, oltre che nella cattura dei latitanti, sui patrimoni". Il ministro dell'Interno ha illustrato al Consiglio dei ministri i risultati della lotta alla criminalità organizzata. Sequestrati più di 5 miliardi di euro. Con queste risorse sarà creato un Fondo a disposizione e ripartito tra le Forze dell'ordine.
Ecco alcuni dei risultati più significativi nel contrasto alla criminalità che il Governo ha ottenuto in questo suo primo periodo di lavoro: sono stati arrestati 270 latitanti, il 91% in più rispetto ai 17 mesi precedenti. Le operazioni di polizia giudiziaria effettuate sono state 335 (+40%), gli arresti complessivi 3.479 (+26%). Dei 270 latitanti arrestati, tredici (+62%) sono quelli inclusi nell'elenco dei 30 più pericolosi e 35 (+119%) quelli inseriti nell'elenco dei cento più pericolosi.
«Nell'azione di contrasto alla mafia - ha detto il ministro dell'Interno - ci siamo concentrati, oltre che nella cattura dei latitanti, sui patrimoni: ben 5 miliardi e 372 milioni di euro di beni sono stati sottratti alle cosche mafiose, che potremo utilizzare ora contro la mafia stessa».
Maroni ricordando che «è stato creato il fondo unico di giustizia dove affluisce il denaro sequestrato alla mafia, finora rimasto nei forzieri della banche» ha sottolineato come il governo metterà a disposizione delle forze dell'ordine l'intera dotazione del Fondo unico giustizia che, al 30 settembre, ha raggiunto i 676 milioni di euro.«Nel Fondo - ha spiegato Maroni - c'è il denaro liquido sequestrato alla mafia che sarà messo a disposizione e ripartito tra le forze dell'ordine, da gennaio del prossimo anno, sulla base del consuntivo».
[19 ottobre 2009]