Il decreto legislativo sulla mediazione civile e commerciale è stato "approvato all'unanimita"' dal Consiglio dei ministri e diventerà attuativo "nei prossimi 90 giorni", dopo un passaggio del provvedimento nelle commissioni competenti, un suo ritorno in Cdm e l'istituzione del registro dei mediatori presso il ministero della Giustizia. Lo ha detto il Guardasigilli, Angelino Alfano, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Si tratta di "una straordinaria innovazione" che "introduce un nuovo istituto giuridico finalizzato alla deflazione del sistema giudiziario italiano rispetto al carico degli arretrati e al rischio di accumulare nuovo ritardo", ha spiegato il Guardasigilli.
"Crediamo che anche l'Anm possa dare il suo sostegno alla riforma della mediazione" che "ha lo scopo di non mandare tutto e sempre davanti al giudice" grazie all'intervento di mediatore, vale a dire "un soggetto terzo e qualificato per arrivare alla composizione della controversia".
Il provvedimento sulla mediazione civile, attuativo della "più importante" delle deleghe contenute nella legge di riforma del processo civili, rappresenta - sottolinea il ministro - "il capovolgimento della filosofia 'vinco o perdo' classica delle liti giudiziarie". La mediazione sarà possibile per "tutti i diritti disponibili in materia civile e commerciale" e sarà condotta da un "soggetto professionale, qualificato e terzo".
La mediazione
La mediazione potrà essere di tue tipi: facilitativa, nel caso in cui le parti siano aiutate a raggiungere un accordo anche amichevole sul loro rapporto in funzione dei rispettivi interessi; aggiudicativa, quando viene proposta una risoluzione delle controversie distribuendo torti o ragioni. Sarà poi suddivisa in tre modelli: mediazione obbligatoria, facoltativa e demandata dal giudice. Nel primo caso, la mediazione sarà condizione necessaria per poter avviare un processo e riguarderà un catalogo di situazioni in cui sono comprese le liti di condominio, locazione, responsabilità da colpa medica, i contratti bancari e assicurativi. Nella mediazione facoltativa, invece, le parti scelgono liberamente la via della composizione stragiudiziale della lite, mentre in quella demandata dal giudice, quest'ultimo può invitare le parti a risolvere il loro conflitto davanti agli organismi di conciliazione, quando la natura dalla causa e le risultanze dell'istruttoria lo suggeriscano.
In questo caso il giudice darà 120 giorni di tempo alle parti per trovare una soluzione conciliativa: "quattro mesi, se paragonati ai 10 anni di durata media del processo civile" rappresentano un risultato "straordinariamente innovativo e importante, che - ha aggiunto Alfano - può innovare la giustizia civile".
Rapidità ed economicità
La mediazione, infine, rappresenta uno strumento di "rapidità" ed "economicità" in quanto sono previste agevolazioni fiscali sotto forma di credito di imposta per i compensi versati al mediatore. "La vera novità - ha proseguito il Guardasigilli - è che per la prima volta non si tratta di un intervento settoriale o spot ma generalizzato. La mediazione è un pilastro fondamentale assieme alla riforma del processo civile" nell'ambito degli interventi del governo in materia di giustizia.
"Gli altri due pilastri – ha concluso - sono la semplificazione dei riti nel processo civile e un provvedimento straordinario per l'arretrato pendente".
[29 ottobre 2009]