Dalla ricostruzione in Abruzzo il miglior esempio di governo del fare

foto: berlusconi tra gli operaiDalla ricostruzione in Abruzzo il miglior esempio di governo del fare

La ricostruzione dell’Abruzzo è il vero modello del fare, la speranza che rinasce per decine di migliaia di terremotati grazie all’iniziativa del Governo. La consegna delle splendide villette in legno realizzate assieme dalla regione Friuli Venezia Giulia, da alcune imprese di Trieste e del Friuli e dalla Protezione civile, è un altro passo avanti nella strategia di riportare sotto un tetto entro la fine dell’anno tutti i terremotati. In questo modo gli italiani hanno potuto constatare con i loro occhi che il Governo del fare esiste veramente e fa le cose davvero. Si ha in definitiva l’impressione consolidata che sia finito per sempre il tempo degli esecutivi larghi nelle promesse e stretti nel mantenimento. Il Governo guidato dal Presidente Berlusconi ha messo al primo punto della morale politica proprio il rispetto dei programmi e degli impegni presi nei confronti degli elettori. È vero che il terremoto dell’Abruzzo era un evento imprevedibile, ma è anche vero che il compito principale di un Governo consiste proprio nel mettersi in grado di affrontare gli eventi in due modi: prima con tutti i soccorsi adeguati nella fase dell’emergenza, poi con le soluzioni nella fase successiva, con l’offerta rapida di nuovi alloggi a chi è rimasto senza casa mentre si procede nella ricostruzione dei centri storici. Ieri il Presidente Berlusconi ha tirato il bilancio della situazione: 24 mila persone alloggiate in alberghi lungo la costa con tutti i relativi confort, a spese ovviamente dello Stato; realizzato già il 34% del programma di costruzione delle nuove case protette in maniera ultra moderna dai rischi sismici; soltanto 1.500 persone ancora nelle tendopoli ma per loro espressa volontà in quanto desiderano restare nelle vicinanze della casa o dell’ufficio lesionati. Il Governo, dunque, ha dato la certezza, la concretezza del fare: nel caso di un evento imprevisto come in Abruzzo e in quello di un disastro in corso, preannunciato ma che sembrava irrisolvibile da parte dei governi di centrosinistra, come a Napoli e in Campania. La soluzione del problema rifiuti è l’altro aspetto evidente di una politica concreta che riesce a raggiungere risultati anche laddove hanno fallito le migliori o le peggiori intenzioni.

Anzi, la certezza del fare si spinge anche al di là del semplice sgombero dei rifiuti, per arrivare alla costruzione di quattro termovalorizzatori in una Regione che ne era priva e che serviranno da esempio concreto per tutte quelle regioni che rischiano di entrare presto anche loro nel girone infernale dei rifiuti in eccedenza. Finché il Governo Berlusconi offrirà chiarissimi alla vista, e soprattutto al giudizio dei cittadini, questi esempi concreti di cose fatte, sarà sempre al riparo dai tentativi di sovvertimento della volontà popolare basati sull’altalena del gossip, sul pettegolezzo spinto, sulla politica vista dal buco della serratura o addirittura sulle tentazioni di cambiamento nutrite da qualche potere forte e alimentate dal circuito vizioso mediatico e giudiziario. Gli elettori sono chiamati a giudicare i politici per la loro capacità di rispettare le promesse, non a giudicare quello che altri sperano possa sostituire la volontà popolare.

[05 novembre 2009]