Da Avvenire: Abruzzo, per Natale riapriranno 71 chiese

foto: belrusconi a l'aquila

Abruzzo, per Natale riapriranno 71 chiese

Crociata: frutto di impegno comune tra Chiesa e governo Passo importante per le comunità che si stanno ricostituendo

SPERANZA CHE RINASCE

L’accordo tra il segretario generale della Cei e il ministro dei Beni culturali sottoscritto in un clima di «grande cordialità e serenità» Saranno realizzate anche cappelle prefabbricate nelle zone più colpite.

Una chiesa per tutti entro Na­tale. L’accordo siglato ieri a L’Aquila dal vescovo Maria­no Crociata, segretario generale del­la Cei, e dal ministro per i Beni cul­turali Sandro Bondi per il recupero del patrimonio artistico ecclesiasti­co porterà presto anche un segno concreto di speranza alla popola­zione terremotata: un luogo per pre­gare e tornare ad essere una comu­nità. La promessa di 71 chiese agibili entro dicembre e di realizzare alcu­ne cappelle prefabbricate nella più colpita diocesi aquilana, così da ri­dare ai credenti un luogo per le ce­lebrazioni, è il primo obiettivo che mondo ecclesiastico e istituzioni vo­gliono raggiungere qui in Abruzzo.

«Questa firma – ha spiegato Crocia­ta – è frutto di un impegno comune e di grande collaborazione tra Chie­sa, governo e comunità locali per portare avanti questa parte del la­voro con la messa a disposizione, ri­spondendo alle necessità specifiche delle chiese, dei fondi alle diocesi». Firma sottoscritta in un clima di «cordialità e serenità» - come ha sot­tolineato il segretario generale della Cei – che va oltre l’atto formale di collaborazione con cui la Conferen­za episcopale italiana diventa refe­rente del coordinamento per l’in­tervento di recupero delle strutture religiose, perché «le comunità che si stanno ricostituendo possano avere a disposizione questi luoghi». Un ac­cordo che arriva in una fase succes­siva all’emergenza visto che, ha pre­cisato ancora monsignor Crociata, «la nostra prima preoccupazione è che la gente rientri nelle case e, dun­que, che le famiglie abbiano una ca­sa. La ripresa della vita ordinaria di una comunità, però, ha bisogno di punti di riferimento, come si è spe­rimentato nelle tende e nelle barac­che, e le chiese sono un punto di ri­ferimento importante». Per rendere più veloci gli interventi negli edifici cattolici danneggiati dal terremoto del 6 aprile, ha concluso Crociata, «saranno i vescovi delle diocesi a fa­re gli appalti; in modo tale che pri­ma di Natale il numero maggiore di chiese sia a disposizione per il culto e le celebrazioni dei fedeli. È quan­to ha auspicato anche Berlusconi».

C’era anche il premier, infatti, nella scuola della Guardia di Finanza di Coppito a presenziare, insieme al ca­po delle Protezione Civile Guido Ber­tolaso, all’accordo tra ministero e ve­scovi italiani. È stato proprio il pre­sidente del Consiglio a consegnare al segretario generale della Cei l’e­lenco delle chiese che saranno risi­stemate per Natale, una trentina nel­la diocesi dell’Aquila, le restanti in quelle di Pescara, Teramo e Avezza­no per un investimento complessi­vo di circa 6 milioni e mezzo di eu­ro. Il progetto, ribattezzato 'Una chiesa per Natale', che permetterà accorpando comunità vicine geo­graficamente di poter festeggiare la nascita di Gesù in una struttura in muratura e non in una chiesa prov­visoria. Le chiese danneggiate nella regione sono più di mille, quattro su dieci sono risultate inagibili e, dalle prime stime, per la sistemazioni de­gli edifici occorreranno circa un mi­liardo e 150 milioni di euro. «Le chie­se colpite dal terremoto sono molte – ha sottolineato Berlusconi – e su queste continuano i lavori, ma per Natale ne saranno pronte 71, forse qualcuna in più».

L’attenzione per l’immenso patri­monio artistico abruzzese, fino al 6 aprile riservato solo a quanti veni­vano a visitare il capoluogo, è stata più volte sottolineata anche dal mi­nistro Sandro Bondi. Commentan­do la firma del protocollo, il capo del dicastero dei Beni Culturali difatti ha sottolineato che «il patrimonio sto­rico e artistico dell’Aquila non è sol­tanto patrimonio ecclesiastico, ma è un valore culturale dell’intera na­zione. I tesori dell’Abruzzo, come del resto in tutta l’Italia, infatti sono un patri­monio culturale profondamente permeato dalla storia del cristiane­simo.

Per i monumenti della terra terremotata, oltre alle parole del mi­nistro e ad una prima trance di 20 milioni di euro stanziati per il 2009, Bondi ha infine annunciato, duran­te l’inaugurazione del nuovo archi­vio di Stato a Bazzano, l’arrivo di al­tri fondi per la loro ricostruzione. «Abbiamo già fatto molto per il re­stauro del patrimonio artistico col­pito dal terremoto - ha detto - sono in arrivo altri 50 milioni per il 2010 e saranno in gran parte utilizzati per il restauro delle chiese».

[05 novembre 2009]