Scuola: via libera al decreto "salva precari"

foto: volantinoVia libera definitivo dal Senato al decreto sui precari della scuola. Il testo, approvato con 137 sì di Pdl e Lega, 113 no di Pd e Idv e sette astenuti di Udc e Svp, è legge, visto che non ha subito modifiche rispetto all’esame della Camera. La maggioranza, infatti, ha blindato il testo che scadeva il 23 novembre, ma è stato approvato un ordine del giorno del senatore Giuseppe Valditara (Pdl) che impegna il governo “a varare un piano pluriennale per la progressiva stabilizzazione del personale precario della scuola italiana entro l’approvazione del prossimo Dpef.

“Si tratta di un segnale importante perché i provvedimenti presi sono finalizzati a garantire il regolare svolgimento dell'anno scolastico e ad assicurare la continuità didattica”. Così il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha commentato la conversione in legge del cosiddetto decreto “salva precari”.  “Esprimo la mia soddisfazione per l'approvazione del Decreto salva precari e ringrazio il Parlamento che - ha dichiarato il ministro - ha dimostrato una grande sensibilità sul tema dei precari della scuola”.

La maggioranza prosegue sulla strada delle riforme

Ecco, in sintesi, il provvedimento di un solo articolo che tenta di mettere ordine nel settore dei precari e di garantire la continuità del servizio scolastico per quest’anno scolastico ed è stato ribattezzato “decreto salva precari”.

Supplenze temporanee

I precari della scuola che l’anno scorso avevano un contratto annuale e rimasti quest’anno disoccupati avranno la precedenza assoluta a prescindere dall’inserimento nelle graduatorie di istituto per le supplenze ‘brevi’ per le assenze temporanee dei titolari.

Platea allargata

Accede alle supplenze anche chi, attraverso graduatorie di istituto, ha maturato lo scorso anno, almeno sei mesi di supplenza.

Partecipazione a progetti ad hoc

I precari che percepiscono la disoccupazione possono essere impiegati percependo una indennità in progetti “di carattere straordinario” che possono durare fino a 8 mesi e che le scuole possono promuovere, in collaborazione con le regioni (che li finanziano).

Ruolo con turn over

Non è escluso che i contratti di supplenza dei precari si possano trasformare in contratti a tempo indeterminato ma questo accadrà solo nel caso di immissione in ruolo. La norma ‘salva’ anche gli scatti stipendiali dei precari.

Graduatoria unica dal 2011

Graduatoria unica a partire dal 2011. Da quell’anno, infatti, si dovrebbe arrivare alla riduzione a due del numero delle province per le quali si può esercitare l’opzione da parte degli insegnanti, nonché introdurre l’inserimento nelle graduatorie secondo la modalità ‘a pettine’. Con questa norma il governo dà anche l”interpretazione autentica’ sull’inserimento in coda nelle graduatorie dei precari nelle tre province ulteriori scelte e bocciata dal Tar.

Giro di vite sui ‘falsi disabili’

I docenti precari che chiedono l’inserimento in graduatoria in una provincia diversa da quella di residenza usufruendo della legge 104 sui disabili saranno sottoposti a controlli più stringenti. Si tratta di una proposta della Lega che prevede, che i certificati che attestano la disabilità vengano controllati sia nella provincia di residenza che in quella di destinazione.

Anagrafe studenti

Il ministero dell’Istruzione può acquisire dalle istituzioni scolastiche i dati personali, sensibili e giudiziari degli studenti e altri dati “utili alla prevenzione della dispersione scolastica”.

Esame di stato per esterni

Stretta per i candidati esterni a sostenere l’esame di Stato. Anche chi risulta in possesso della promozione all’ultimo anno, infatti, dovrà sostenere un esame preliminare sulle materie previste dal piano di studi dell’ultimo anno.

Clausola ‘salva spese’

I libri di testo, che vengono adottati potranno essere cambiati solo per esigenze legate alla modifica degli ordinamenti scolastici oppure se vengono scelti testi “in formato misto o scaricabili da Internet”.

[19 novembre 2009]