Cassa integrazione quadruplicata nel 2009, disoccupazione all'8,3%. La coda velenosa di una crisi da sempre colpisce il mondo del lavoro e sta accadendo in tutto il mondo con conseguenze spesso devastanti. L'Italia non ne è certo fuori, ma la combinazione dei due dati (quello sulla "cassa" e quello sulla disoccupazione) è la dimostrazione della buona tenuta del nostro sistema sociale e dell'impatto positivo delle politiche di welfare del governo.
Il tasso di disoccupazione all'8,3% a novembre (dato Istat) si confronta con il 10% medio dell'area euro e con il 9,5% dell'Europa a ventisette. Con Paesi come la Spagna dove si sfiora un incredibile 20%. E non soltanto l'Italia ha un tasso di disoccupati fra i più bassi, ma ancora il confronto anno su anno, da novembre 2008 a novembre 2009, dimostra come la disoccupazione sia cresciuta in Italia dell'1,2%, a fronte di un +2% dell'area euro (dall'8 al 10%) e dei Ventisette (da 7,5% a 9,5%).
Passando al dato sugli ammortizzatori sociali, nel 2009 il loro utilizzo si è più che quadruplicato, con oltre 900 milioni di ore autorizzate a fronte delle 223mila del 2008. E' importante segnalare che un quarto delle richieste di cassa integrazione sono riferite a una platea di aziende e di lavoratori che nel 2008 non avevano diritto di accedere alla cassa e che ora ne hanno potuto usufruire in forza dei provvedimenti del governo che hanno allargato i confini degli ammortizzatori in deroga.
La migliore tenuta dell'occupazione in Italia rispetto agli altri Paesi si deve dunque all'abbondanza di risorse messe a disposizione dal governo. "Più che sufficienti a coprire i fabbisogni del nuovo anno - ha sottolineato Sacconi - anche se ora è tempo di collegare davvero il sostegno al reddito con una formazione utile a sviluppare le competenze dei lavoratori costretti all'inattività". Su questa linea che prefigura un salto di qualità dell'azione del governo verso la formazione e la riqualificazione dei lavoratori in vista di un reimpiego si esprime a anche Santini (Cisl), riconoscendo come finora siano stati "arginati gli effetti occupazionali della crisi grazie all'utilizzo di cassa integrazione, a contratti di solidarietà, all'estensione della Cig in deroga che ha coinvolto 130mila lavoratori dei settori non coperti".
[8 gennaio 2010]