''La lentezza'' della giustizia ''e' un nemico insidioso che si puo' vincere e il governo ha gli strumenti per riuscirci''. Lo dice il ministro della Giustizia Angelino Alfano, nella sua relazione alla Camera. Il guardasigilli inizia il suo intervento in aula rivolgendo un ringraziamento al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per ''la saggezza che ha avuto modo di dimostrare intervenendo nella materia della giustizia''.
Lo scorso anno il Ministro Alfano era partito dalla individuazione del più insidioso dei nemici della Giustizia: l’insopportabile lentezza nell’affermazione giudiziaria delle ragioni e dei torti, della innocenza o della colpevolezza, che ha fatto del nostro Paese un luogo in cui la durata eccessiva dei processi disincentiva gli investimenti stranieri.
Tutto questo accade malgrado diverse migliaia di magistrati, avvocati e personale giudiziario fanno quanto è nelle loro possibilità per adempiere al proprio dovere.
"Oggi - ha detto Alfano - sono qui per dire che la lentezza è nemico insidioso ma che si può vincere e il Governo ha la strategia per riuscirvi."
LE CIFRE CHIAVE DEL SISTEMA GIUSTIZIA
Alcuni dati fotografano lo stato della giustizia: