Militari nelle strade

Si tratta di un bluff, una pura operazione di immagine

Tremila militari da affiancare alle forze dell’ordine in pattugliamenti notturni nelle dieci città metropolitane o per vigilare su obiettivi sensibili sono un consistente e concreto intervento per dare più sicurezza ai cittadini. Concentrare in media 300 uomini in più in quartieri a rischio è un modo concreto di rispondere immediatamente alla domanda di sicurezza.

L’esercito è impreparato a svolgere funzioni di ordine pubblico

I tremila militari saranno scelti tra carabinieri e soldati addestrati al carabiniericompito di mantenere l’ordine pubblico e che hanno già avuto esperienza in missioni all’estero. Da anni i nostri militari sono stati protagonisti sui teatri delle missioni all'estero, anche come forza di sicurezza pubblica.

E’ di inaudita gravità schierare l’esercito nelle strade delle città italiane

L'impiego dei soldati è stato già attuato in passato sul territorio nazionale, con risultati positivi. L'opposizione si straccia le vesti per l'impiego di 3.000 soldati, dimenticando che qualche anno un altro governo ne mobilitò 20.000 per l'operazione "Vespri siciliani" e che altre migliaia di uomini dell'esercito furono impiegati, a tutela della pubblica sicurezza, in Campania, Calabria, Sardegna.

Con misure di questo tipo il governo intende alimentare e cavalcare la paura

Al contrario, il governo con questa e le altre misure del pacchetto sicurezza sta finalmente dando risposta alla domanda di sicurezza dei cittadini, dopo due Finanziarie dissennate, che hanno tagliato i fondi per le forze dell'ordine, sguarnito gli organici e fortemente limitato le capacità operative. Polizia e carabinieri hanno avuto seri problemi per la benzina e i pezzi di ricambio degli automezzi e dei velivoli.

[20 giugno 2008]