I due pilastri della manovra triennale

TremontiIn Europa i governi non "fanno" l'economia, ma devono e possono fare la piattaforma su cui l'economia si sviluppa. Per raggiungere questo obiettivo, la manovra economica triennale del governo è basata su due pilastri (il riordino dei conti pubblici e le iniziative per favorire lo svlluppo) e su un principio fondamentale: non far pagare nuove tasse ai cittadini.

Consolidamento triennale del bilancio pubblico

Per noi è essenziale mettere in sicurezza il bilancio pubblico della Repubblica italiana in un tempo di gravi crisi economica mondiale.
Dovendo ridurre il deficit e non volendo aumentare le tasse, c’era solo una alternativa: una politica di serio contenimento della spesa pubblica.

La stabilizzazione triennale dei conti pubblici si caratterizza in base a due elementi essenziali: la concentrazione della manovra prima dell'estate e la sua proiezione triennale.

Sviluppo

calcolatriceDal nucleare alle infrastrutture, all'uso attivo della Cassa Depositi, alla riprogrammazione centralizzata dei fondi europei per il Sud, dal piano casa ai nuovi strumenti di investimento nella ricerca, dalla riforma del processo civile alla liberalizzazione dei servizi locali e alla semplificazione legislativa e burocratica, dalla cosiddetta 'Robin Hood Tax' alla cancellazione dei ticket sanitari, dalla 'social card' per i poveri, in questi termini l'Italia ha già iniziato a trasformare in legge la sua Agenda di Lisbona, mettendo in essere una serie di misure che favoriranno la promozione, il rilancio della competitività del sistema economico nazionale e la necessaria attenzione a coloro che rischiano di rimanere indietro.

Lo scopo finale è giungere a una progressiva riduzione della pressione fiscale, nonostante il quadro di difficoltà globale e di congiuntura economica negativa.

La manovra - che ammonta complessivamente a 34,8 miliardi di euro (13,7 miliardi per il 2009, 7,1 per il 2010 e 14,6 per il 2011) - intende costituire la prima, importante e strutturata risposta del Paese alle pressioni esogene e alla delicata situazione congiunturale interna. 

[18 luglio 2008]