Meglio degli Stati Uniti e della Francia, alla pari con la Germania. Secondo la tabella elaborata dal Fondo monetario internazionale, tra il 2010 e il 2020 all’Italia servirebbe una correzione strutturale, e quindi permanente, del saldo primario pari al 4% del Pil.
Il colosso tedesco si colloca pochi decimali al di sotto, mentre le stime che riguardano il resto dei paesi industrializzati (non solo area euro) raccontano una storia ben diversa: a Francia, Gran Bretagna e Spagna si richiederà un correzione doppia (attorno agli 8 punti di Pil), agli Usa risorse pari a 12 punti e ancora più in alto troviamo Giappone (13%) e naturalmente Grecia (16%).
Il Fondo monetario internazionale conferma così il buono stato della finanza pubblica italiana e di conseguenza l’ottima gestione della crisi da parte del governo Berlusconi.
Il ministro Tremonti ha commentato manifestando orgoglio per una previsione che conferma il buon lavoro del governo: “Abbiamo fatto le cose giuste ed è giusto che ci vengano riconosciute”:
Vedi tabella esemplificativa qui di fianco.
[04 maggio 2010]