Codice della strada

foto: carabineriCodice della strada, più sicurezza

Dalla ripartizione dei ricavi delle multe ai caschi per i piccoli ciclisti, dalle nuove norme sulla sospensione delle patenti all'eliminazione, dall’emendamento per chi guida le auto blu. Con 138 voti favorevoli, tre contrari e 122 astenuti il Senato ha dato l'ok alla riforma del codice della strada, dopo che il provvedimento ha ricevuto il via libera in sede redigente dalla commissione Lavori pubblici di Palazzo Madama. Ora il testo passa alla Camera per la terza lettura. Introdotte alcune novita' rilevanti nel codice. Nessuna nuova spesa e' prevista.
Da sanzioni che verranno introdotte in futuro si potranno ricavare fondi (anche decine di milioni di euro) che serviranno per migliorare la sicurezza stradale, aumentare gli organici delle forze dell'ordine e finanziare programmi di educazione stradale.

Sospensione patente - Chi si e' visto sospendere la patente non potra' comunque guidare ne' la minicar ne' un motorino. E sono previste multe salate per chi le trucca: per il proprietario fino a 594 euro, per il meccanico che esegue il lavoro fino a 1.556. Per tutti coloro che vogliono prendere la patente e' deciso un test antidroga che sara' obbligatorio anche per il rinnovo per chi guida mezzi pubblici, taxi e camion. Inasprite le pene per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di droghe e provoca la morte di una o piu' persone: fino a 15 anni di carcere.

Ripartizione proventi multe - Nel provvedimento resta la norma che stabilisce la ripartizione delle multe: il 50 per cento del ricavato vai ai proprietari delle strade e il 50 per cento alle amministrazioni comunali oppure provinciali di riferimento. Saltato, invece, l'emendamento che introduceva uno "sconto" a chi avrebbe pagato una multa in tempi rapidi (sarebbe dovuto essere dieci giorni).

Limiti di velocità - Ritirato l'emendamento che avrebbe modificato i limiti di velocita', cosi' come quello sul diverso trattamento per gli autisti delle auto blu. Non avranno sconti su un eventuale ritiro della patente, visto che la proposta di modifica e' stata trasformata in un ordine del giorno che impegna il governo a occuparsi della questione.

Emendamento "grappino" - Novita' per la norma che assegna al prefetto la facolta' di concedere, a chi viene ritirata la patente, un tempo di tre ore al giorno per recarsi sul posto di lavoro - se ovviamente la persona in questione non ha altri mezzi per farlo - o per accompagnare familiari in ospedale. Pero', in caso di concessione di questa "finestra", il prefetto potra' decidere di aumentare il periodo di sospensione della patente: da un mese e mezzo senza le tre ore al giorno, a un mese e mezzo oppure due mesi con la possibilita' di usare temporaneamente il veicolo.

Divieti negli autogrill - Recuperato l'emendamento che vieta la vendita di superalcolici negli autogrill e lungo le autostrade dalle 22 alle 6. I ristoranti ed i locali pubblici dovranno dotarsi di etilometro che i clienti potranno usare prima di mettersi alla guida. Eliminata la norma che introduceva il casco per i ciclisti, e' rimasto solo l'obbligo per i minori di 14 anni.

Motocicli - Nulla di fatto anche per i seggiolini per i bambini dai 5 ai 12 anni che sono su un motociclo. La relativa norma sara' frutto di un decreto interministeriale che definira' precisamente come dovranno essere i seggiolini o le cinture.

[06 maggio 2010]