Estate sicura col numero verde 1500

foto: telefonoNumero verde 1500

Attivo tutti i giorni, dalle 8 alle 20, compresi il sabato e la domenica, il numero verde 1500 per fornire ai cittadini informazioni e consigli dispensati da personale appositamente formato, sulle misure di prevenzione da adottare, su cosa fare in caso si verifichino problemi dovuti al caldo e sui servizi attivati da Regioni e Comuni.

Il servizio, a cura del Ministero della Salute, è stato attivato in relazione al perdurare delle condizioni climatiche caratterizzate da temperature molto elevate su gran parte del territorio nazionale.

Contestualmente all’attivazione del numero verde 1500 il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, in una lettera inviata oggi agli Assessorati alla Salute e ai Servizi Sociali delle Regioni, all’ANCI, ai Medici di Medicina Generale e ai Prefetti, sollecita a voler adottare ciascuno per quanto di propria competenza ogni iniziativa concertata utile a favorire il miglior coordinamento (tra Servizi sanitari delle ASL, Medici di Medicina Generale e Servizi sociali) nello svolgimento delle attività locali necessarie a fronteggiare gli effetti delle ondate di calore.

Presentazione

Il Dipartimento della Protezione Civile, con l'arrivo della stagione estiva, e per il settimo anno consecutivo, a seguito delle ondate di calore registrate in Italia nel 2003, ha avviato un progetto di tutela della salute delle fasce più deboli della popolazione, maggiormente esposte al rischio legato alle ondate di calore (anziani, bambini e persone affette da patologie croniche e cardiovascolari).

Quest'anno, l'iniziativa della protezione civile garantirà la copertura di tutte le principali aree urbane del Paese, 27 città che quotidianamente disporranno di un bollettino sulla presenza di eventuali criticità legate a temperature particolarmente elevate: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo.

Il programma prevede l'attivazione di sistemi di monitoraggio che consentono di individuare, per ogni specifica area urbana, le condizioni meteo-climatiche che possono avere un impatto significativo sulla salute delle categorie più esposte ai rischi legati alle ondate di calore.

Sulla base di questi modelli vengono poi elaborati dei bollettini giornalieri delle condizioni meteorologiche previste, a 24, 48 e 72 ore, su una scala che va dal livello “zero”, corrispondente all'assenza di rischio, al livello “tre”, che prevede condizioni di rischio elevato e persistente per tre o più giorni consecutivi.


Il bollettino

Il bollettino sulle ondate di calore è consultabile sul sito Web del Dipartimento della Protezione Civile, e segnala dal lunedì al sabato la situazione dal livello 0 (condizioni non a rischio) al livello 3 (ondata di calore). Prodotto nel periodo 15 maggio -15 settembre dal Centro di Competenza , il bollettino è uno degli strumenti del sistema di sorveglianza, previsione e allarme degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione.

I Centri di Competenza (università, istituti e/o organismi) sono enti pubblici attivati nell'ambito nel sistema nazionale di protezione civile per sviluppare progetti di ricerca applicata e realizzare strumenti anche di supporto tecnologico per la gestione dell'emergenza.

I livelli di rishio

Livello 0

Condizioni meteorologiche non a rischio per la salute della popolazione.

Livello 1

Condizioni meteorologiche che non rappresentano un rischio per la salute della popolazione ma possono precedere il verificarsi di condizioni di livello 2.

Livello 2

Temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio.

Livello 3

Ondata di calore: condizioni meterologiche a rischio che persistono per tre o più giorni consecutivi). È necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio.

Approfondimento sul Sito del Ministero della Salute

Approfondimenti vari

[19 luglio 2010]