Fermare l'immigrazione clandestina: stop agli sbarchi, espulsioni pił semplici

foto: poliziaLA CLANDESTINITÀ È REATO

Rendere la clandestinità reato ha anche lo scopo di facilitare l’effettiva espulsione del clandestino: per le norme europee sui rimpatri, l’espulsione con accompagnamento nel Paese d’origine è possibile solo se c’è condanna per un reato. L’immigrato irregolare è punito con una ammenda da 5.000 a 10.000 euro. Da agosto 2009 sono stati denunciati 12.500 immigrati irregolari. Inoltre è prevista l’espulsione anche per i cittadini stranieri comunitari privi di reddito o che siano stati condannati a una pena di due anni di reclusione (fino al 2008 per essere espulsi la pena doveva essere di dieci anni).

ACCORDO ITALIA-LIBIA PER BLOCCARE I CLANDESTINI

Dal 6 maggio 2009 sono iniziati i pattugliamenti italo-libici per prevenire la partenza degli immigrati clandestini verso l’Italia. Le imbarcazioni intercettate in acque internazionali sono dapprima soccorse e poi subito riaccompagnate ai porti di partenza in Libia. A fine 2009 gli sbarchi sono diminuiti del 90%.

IMMIGRAZIONE CLANDESTINA: I RISULTATI DEL GOVERNO

ANNO      CLANDESTINI SBARCATI         VARIAZIONE RISPETTO ANNO PRECEDENTE

2008          36.951                                           /
2009          9.573                                            -74%
CLANDESTINI SBARCATI SULLE COSTE DAL 5 MAGGIO AL 31 DICEMBRE
(inizio dei “respingimenti” in Libia)
2008         31.281                                          /
2009         3.185                                            -90%
CLANDESTINI EFFETTIVAMENTE RIMPATRIATI
dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2009: 42.595

 

SEI MESI DI TEMPO PER IDENTIFICARE ED ESPELLERE I CLANDESTINI

I Centri di Permanenza Temporanea (CPT) sono diventati Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE). La permanenza nei centri è stata triplicata (da due a sei mesi) per permettere l’identificazione e organizzare il rimpatrio. Questa norma è in linea con la direttiva dell’Unione Europea del 24 dicembre 2008, che afferma che i clandestini possono essere trattenuti fino a sei mesi quando vi sia pericolo di fuga o se il Paese di provenienza ostacola il rimpatrio.

fotoCARCERE E MULTA PER CHI FA LAVORARE I CLANDESTINI

Il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno o con permesso scaduto e del quale non sia stato chiesto il rinnovo nei termini di legge, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa di 5 mila euro per ogni lavoratore irregolare impiegato.

CARCERE E CONFISCA A CHI AFFITTA AI CLANDESTINI

Carcere fino a tre anni per chi affitta casa allo straniero senza permesso di soggiorno. Con la condanna scatta anche la confisca del bene. A fine maggio 2009 sono 796 le persone denunciate per questo reato: 533 nel 2008 e 263 nel 2009.

TRATTATO DI PRUM

Il 24 giugno 2009 il Senato ha approvato definitivamente il Trattato di Prum, che migliora la cooperazione nel contrasto a terrorismo, criminalità e immigrazione illegale fra Italia, Belgio, Germania, Spagna, Francia, Lussemburgo, Olanda e Austria.

IL PIANO PER L’INTEGRAZIONE NELLA SICUREZZA

Il 10 giugno 2010 il Governo ha approvato il nuovo Piano, denominato “identità e incontro”, per favorire l’integrazione nella sicurezza per gli stranieri in Italia. È un sistema di regole che consente a chi vuole venire in Italia rispettando le leggi un percorso di integrazione eccellente.
Il piano prevede tra le altre cose strumenti d'integrazione per gli stranieri e la frequenza a corsi d’italiano e di educazione civica. Il Piano sarà operativo a partire dal primo gennaio 2011.

 

[30 luglio 2010]