Mai così tanti successi contro le mafie: sconfiggere la grande criminalità

foto: carabinieriGrazie all’antimafia dei fatti e ai risultati ottenuti dalle nuove leggi varate stiamo vivendo la stagione più gloriosa da quando è iniziata la sfida aperta dello Stato alla criminalità organizzata. Leggi più severe, nuove norme per aggredire i patrimoni di mafiosi e i loro prestanome, maggior coordinamento tra le forze di polizia hanno prodotto in soli due anni l’arresto di 24 dei primi 30 ricercati, un totale di 5.501 mafiosi arrestati (in media 8 al giorno), 23.534 beni sequestrati e confiscati, per un valore di 11 miliardi e 323.000 euro.

NUOVE MISURE CONTRO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

LA RICETTA VINCENTE: COLPIRE I PATRIMONI DELLA MAFIA

Il governo ha messo in campo il più grosso sistema di contrasto alla mafia dai tempi del giudice Falcone. In particolare si sono rivelate efficaci le nuove norme che aggrediscono i beni dei mafiosi, facilitando la confisca di beni e patrimoni intestati a prestanome, indipendentemente dalla pericolosità del soggetto e dalla sua età. I soldi e beni tolti alla mafia sono messi a disposizione dei cittadini, delle comunità e delle forze dell’ordine. Aggredire i patrimoni mafiosi è la vera “ricetta vincente” per il contrasto alla criminalità organizzata.

IL MODELLO CASERTA: ESERCITO-FORZE DELL’ORDINE CONTRO LA CAMORRA

Dal 2 ottobre 2008 quattrocento militari e 350 poliziotti hanno affiancato le forze dell’ordine nella provincia di Caserta, per intensificare la lotta contro la camorra. Il coordinamento tra polizia, militari e magistratura, ha funzionato bene. Il “modello Caserta” nasce dalla volontà di smantellare il clan dei Casalesi, un’organizzazione forte e spregiudicata che pretende di porsi come antistato.  Il “modello Caserta” è un modello che il governo intende sostenere ed estendere.

 

IL PIANO NAZIONALE ANTIMAFIA

Per continuare sulla strada intrapresa, il governo ha varato il Decreto Legge n. 4 del 4 febbraio 2010 (Piano nazionale antimafia), convertito nella legge 31 marzo 2010, n. 50. Esso prevede:

L’AGENZIA PER I BENI SEQUESTRATI ALLA MAFIA

L’Agenzia ha sede a Reggio Calabria ed è operativa dal 16 aprile 2010. Nel primo mese di attività sono 77 i beni sottratti alla criminalità organizzata e destinati agli enti locali per scopi sociali ed edilizia pubblica, alle Forze dell'ordine, ad associazioni del terzo settore, a cooperative agricole per la valorizzazione delle produzioni locali. Dal 14 luglio, è attiva anche la sede di Roma.

IL FONDO UNICO GIUSTIZIA

Nel Fondo confluiscono le somme sequestrate alla mafia e i proventi derivanti dai beni confiscati e vengono destinati al Ministero dell’Interno e della Giustizia. Al 31 maggio 2010, la dotazione del Fondo è di oltre 2 miliardi.

IL PROTOCOLLO DI LEGALITÀ

Il 10 maggio 2010 Governo e Confindustria hanno firmato a Milano il “Protocollo di legalità”: le imprese che pagano il pizzo saranno espulse da Confindustria.

MAI COSÌ TANTI SUCCESSI CONTRO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

                                                           maggio 2008                                   Differenza rispetto al
                                                           maggio 2010                                   periodo precedente
 

OPERAZIONI DI POLIZIA                        527                                                        +41%
ARRESTI                                                   5.323                                                     +45%
LATITANTI ARRESTATI                          360                                                         +73%
tra i 30 più pericolosi                              24                                                           +167%
Tra i 100 più pericolosi                         50                                                            +163%
BENI SEQUESTRATI                   9.054 milioni di euro                                     +146%
BENI CONFISCATI                       2.008 milioni di euro                                    +538%

 

[30 luglio 2010]