Il terremoto che ha colpito il 6 aprile 2009 l’Abruzzo è stato di grande intensità: ha causato 300 vittime, oltre 1.500 feriti. Più di 67.500 persone sono state assistite presso aree di accoglienza o negli alberghi o in case private. Rilevante è il patrimonio immobiliare pubblico e privato distrutto o seriamente compromesso nella sua stabilità e integrità ed ancora più profonda è la ferita al patrimonio culturale, artistico ed architettonico. Attraverso il grande lavoro svolto dalla Protezione civile e la costante presenza e vigilanza del presidente Berlusconi, il governo ha sollecitamente affrontato l'emergenza con un intervento articolato in tre fasi: la prima, quella dell’emergenza immediata, incentrata sul soccorso e sulla gestione dei primi bisogni; la seconda, caratterizzata dalla necessità di risolvere il problema abitativo in pochi mesi, prima
dell’arrivo dell’inverno; la terza fase, quella della ricostruzione definitiva, impegnerà governo ed Enti locali per almeno 10 anni. Il 25 novembre 2009 è stata chiusa l’ultima tendopoli. Da allora nessun abruzzese vive nelle tende. Il 29 gennaio 2010 l’emergenza è finita.
IL “PROGETTO C.A.S.E.” UN’ABITAZIONE PER TUTTI
L’impegno del governo era quello di garantire una sistemazione in abitazioni durevoli e sicure prima dell’inverno alle circa 15.000 persone che avevano avuto la casa distrutta o gravemente danneggiata. Per fare questo in tempi così stretti, il governo ha scelto di fare una cosa mai
fatta prima: costruire in tempo record 4.500 veri e propri appartamenti prefabbricati, edificati in trenta lotti attorno a L’Aquila. Gli interventi per il Progetto C.A.S.E. sono iniziati alla fine di maggio 2009: le prime abitazioni sono state consegnate a partire dal 29 settembre 2009 e la consegna è proseguita al ritmo di 300 case a settimana. Per i Comuni più piccoli è stata adottata la soluzione delle casette in legno: 1.800 moduli abitativi per i 48 comuni limitrofi colpiti dal terremoto.
I NUMERI DEL PROGETTO C.A.S.E.
15.000 persone alloggiate nei 4.449 appartamenti costruiti nell’ambito del progetto C.A.S.E.
Si tratta di abitazioni completamente arredate, con elevati livelli di risparmio energetico, dotate di pannelli solari e fotovoltaici, sismicamente isolate, realizzate al costo di 1.318 euro a metro quadrato. Inoltre sono stati realizzati anche 513 impianti ascensore, 22 km di strade, oltre 16 km di acquedotti, più di 50 km di fognature, 46 cabine elettriche, 7 centrali telefoniche. Sono stati arredati a verde 62 ettari di terreno, mettendo a dimora 260.000 arbusti e 11.000 alberi, create 30 aree gioco ed 8 campi sportivi polivalenti, posati 1.500 pezzi di arredo urbano e 2.000 pali di illuminazione.
IL G8 A L’AQUILA
Il presidente Berlusconi ha spostato i lavori del G8 da La Maddalena a L’Aquila, con l’intento di mantenere viva l'attenzione e l’impegno per l’Abruzzo dell’intera comunità internazionale. I 220 milioni di euro risparmiati con lo spostamento del G8 dalla Maddalena sono stati destinati alla Regione Abruzzo.
LA RICOSTRUZIONE DEFINITIVA
Le case per le persone rimaste senza abitazione saranno ricostruite interamente a spese dello Stato. La ricostruzione dei centri storici
sarà totalmente affidata ai sindaci e agli Enti locali, d’intesa con il Presidente della Regione, Commissario delegato alla ricostruzione dei centri storici, e con il Presidente della Provincia.
IL FONDO DI SOLIDARIETÀ DELL’UNIONE EUROPEA
Il 15 giugno 2009 è stato annunciato che il contributo di solidarietà dell’Unione Europea per le zone terremotate è di 493 milioni: la cifra più alta mai stanziata per situazioni di difficoltà in un Paese dell’Unione.
L’AQUILA ZONA FRANCA PER RILANCIARE L’ECONOMIA
Come sostegno alle aziende, L’Aquila è stata dichiarata zona franca urbana con un contributo speciale di 90 milioni di euro per il rilancio delle piccole e medie imprese del territorio.
LA SOSPENSIONE DEL PAGAMENTO DELLE TASSE
Prorogata fino a dicembre 2010 l’esenzione fiscale per i lavoratori autonomi e per le imprese con volume d'affari fino a 200 mila euro. Gli aquilani restituiranno le tasse sospese dal 2011 in 10 anni. Nella sola zona de L’Aquila nel 2010 si sperimenta la tassazione del 20% sugli importi degli affitti.
[30 luglio 2010]