Obiettivi della riforma della scuola superiore:
Altri elementi cardine del nuovo percorso di formazione sono:
I NUOVI LICEI
Prima della riforma gli indirizzi sperimentali dei licei erano saliti a 396, causando un disorientamento totale nelle famiglie chiamate a fare una scelta didattica. Accanto ai quattro esistenti (artistico, classico, scientifico, linguistico) si affiancano: scienze umane (sostituisce le vecchie magistrali) e musicale-coreutico. L’obiettivo è quello di:
I NUOVI ISTITUTI TECNICI
Nel 2009 in Italia gli istituti tecnici erano 1.800, suddivisi in 10 settori e 39 indirizzi, con 40.307 classi, frequentate da 873.522 alunni. La riforma prevede la riduzione a 2 settori (Economico e Tecnologico) e a 11 indirizzi, per limitare la frammentazione degli indirizzi e rafforzare il loro riferimento ad ampie aree scientifiche e tecniche di rilevanza nazionale.
Struttura del percorso didattico (2+2+1).
Il percorso didattico degli istituti tecnici è strutturato in:
Centralità delle attività di laboratorio. È previsto lo sviluppo della didattica in laboratorio, considerata uno strumento efficace in tutti gli ambiti disciplinari.
Più inglese. Vengono incrementate le ore di studio della lingua inglese ed è prevista la possibilità di introdurre lo studio di altre lingue straniere.
Rafforzato il rapporto con il mondo del lavoro e delle professioni. Le norme introdotte hanno l’obiettivo di creare un rapporto più stretto con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato e il privato sociale, attraverso la diffusione di stage, tirocini e l’alternanza scuola-lavoro.
I NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI
Nel 2009 gli istituti professionali erano divisi in 5 settori e 27 indirizzi. La riforma ha semplificato. Ora i settori sono 2 e gli indirizzi sono 6.
Ore di insegnamento. Gli istituti professionali avranno un orario settimanale corrispondente di 32 ore di lezione. Saranno ore da 60 minuti effettivi.
La struttura del percorso 2+2+1. Il percorso è articolato in 2 bienni e 1 quinto anno (il secondo biennio è articolato in singole annualità per facilitare i passaggi tra diversi sistemi di istruzione e formazione)
Offerta coordinata con la formazione professionale regionale. Gli istituti professionali potranno utilizzare le quote di flessibilità per organizzare percorsi per il conseguimento di qualifiche di durata triennale, di diplomi professionali di durata quadriennale nell’ambito dell’offerta coordinata di istruzione e formazione professionale programmata dalle Regioni.
Centralità delle attività di laboratorio: Le attività di laboratorio sono potenziate e integrate con; stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro, specie nel secondo biennio e nel quinto anno.
[30 luglio 2010]