Legalità: le cifre del successo

I dati dell'operazione "Pettirosso", e degli arresti compiuti a Mondragone e Bari non sono ancora inseriti nell'aggiornamento mensile del ministero dell'Interno sui risultati del contrasto alla criminalità organizzata. Finiranno nell'aggiornamento di luglio e faranno salire gli incrementi percentuali dei successi che questo Governo sta infilando nella lotta contro le mafie. Tuttavia bastano i dati fermi alla data del 30 giugno per dimostrare l'impegno del Governo e soprattutto i risultati conseguiti nel raffronto con il biennio precedente del governo Prodi.
Questi in sintesi.

Da più parti si sostiene che esiste una "continuità" tra grande criminalità organizzata e criminalità comune. I dati lo confermano poiché gli incrementi percentuali dei risultati nella lotta contro la prima trovano un riscontro nella generale diminuzione percentuale della criminalità comune.

Prendendo in considerazione i dati del 2008 e del 2009, assoluti e in variazioni percentuali, si hanno i seguenti risultati.

Da un anno all'altro, la diminuzione del 7,6% dei delitti contro la persona, del 7,2% dei furti, dell'11,2% delle rapine e, in complesso, del 7,5%, non sono di poco conto. Non si tratta di percentuali trascurabili e anche il dato assoluto della diminuzione di quasi 70 mila delitti è significativo. Risultato: la sicurezza reale e la percezione della sicurezza aumentano insieme. Non per caso, ma per l'azione di contrasto delle Forze dell'Ordine che, pur operando con risorse contenute, non vengono meno ai loro compiti.

[29 luglio 2010]