l Consiglio dei ministri nella riunione del 22 luglio u.s. ha approvato un regolamento sulla gestione dei servizi pubblici locali. Non solo acqua dunque ma anche rifiuti e trasporto pubblico locale. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione territoriale, Raffaele Fitto, ha approvato in via definitiva il Regolamento di attuazione dell'articolo 23- bis del decreto legge 112/2008.
Una riforma importante che riguarda l'attuazione della liberalizzazione dei servizi pubblici locali, uno dei punti di criticità nell'ambito della gestione delle autonomie locali. Non sarà più possibile gestire in house questi servizi ma la gestione sarà soggetta a gara. Competizione e divisione tra proprietà e gestione sono le parole chiave per capire la riforma come ha spiegato il ministro Fitto in conferenza stampa al termine della riunione.
Il regolamento - ha detto il ministro - fissa regole chiare per lo svolgimento delle gare, affinchè queste consentano in modo trasparente di selezionare il gestore più efficiente in grado di offrire tariffe più basse.
Perchè le gare e i rapporti tra ente affidante e soggetto gestore siano chiari e trasparenti, il regolamento introduce motivi di incompatibilità per chi ricopre o ha ricoperto funzioni di amministratore nell'ente affidante vietando a costoro di occuparsi della gestione del servizio.
Fitto ha sottolineato l'importanza della riforma e l'ha definita anche una risposta alle critiche e alle strumentalizzazioni, in particolare sul tema dell'acqua. Inoltre, ha aggiunto il ministro "per la prima volta il governo affronta in modo organico la gestione dei servizi pubblici locali".
"L'acqua resta un bene pubblico, anzi questa riforma la rafforza poiché andremo a rompere tutte quelle situazioni di gestione dell'acqua che hanno dato all'Italia dei tristi primati: il 37% di dispersione, 2 miliardi e mezzo di costi per i cittadini". Lo ha affermato il ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Approfondimento sul sito del Ministero delle Politiche Comunitarie
[04 novembre 2010]