Pacchetto sicurezza per le famiglie

foto: maroniMisure per contrastare la violenza negli stadi, ma anche interventi contro il lavoro nero, prostituzione e immigrazione. Sono i capisaldo del secondo pacchetto sicurezza, approvato dal consiglio dei ministri (il primo venne varato nella riunione inaugurale di questo governo a Napoli). Il nuovo pacchetto sarà composto da un decreto legge e da un disegno di legge, già inviato a Bruxelles per un confronto sugli argomenti.

Stadi

Le nuove misure prevedono che sarà possibile arrestare i tifosi violenti anche dopo 48 ore dall’evento sportivo se individuati dalle riprese televisive. In più, saranno rafforzati i poteri degli steward e maggiormente tutelati da un punto di vista penale. L’introduzione della tessera del tifoso ha consentito – ha ricordato il ministro dell’Interno – un calo del 90% dei feriti ed un aumento degli spettatori.

Confisca beni ai mafiosi

In due anni e mezzo, e sotto lo stimolo di questo governo, sono stati sequestrati 35 mila beni ai mafiosi per un controvalore di 18 miliardi. Con le nuove misure viene stabilito che le forze dell’ordine possono immediatamente utilizzare i veicoli sequestrati. E l’Agenzia governativa si dovrà/potrà autofinanziare con i proventi dei beni confiscati e sequestrati. Verrà potenziata, inoltre, sia nelle strutture, sia nelle sedi. Oltre a quelle di Reggio Calabria e Roma, verranno aperte nuove sedi dell’Agenzia anche a Palermo, Bari e Milano. E proprio la Lombardia è la quarta regione italiana dove più alto è il numero ed il valore dei beni sequestrati. In più, saranno anche rafforzati gli organici di polizia presenti all’estero.

Flussi finanziari

La norma che imponeva una tracciabilità dei flussi finanziari è stata modificata: la sua versione precedente aveva bloccato una serie di appalti in quanto molte pubbliche amministrazioni non sbloccavano i lavori per un’errata interpretazione della norma. Con il pacchetto sicurezza viene precisato che l’entrata in vigore della tracciabilità dei flussi finanziari decorrerà dal 7 settembre scorso e non sarà più valida per il passato. La misura servirà a sbloccare appalti e lavori per le imprese.

Confisca locali

Una certa attinenza economica con la misura precedente l’ha anche l’intervento che punta a confiscare i capannoni od i locali dati in affitto per produrre merce contraffatta. Finora chi affittava ambienti poi utilizzati a tal fine riceveva una sanzione amministrativa poco rilevante. Ora si passa alla confisca. Una scelta nata su segnalazione della Guardia di Finanza e che parte dall’esperienza delle fabbriche cinesi nell’area di Prato. Spesso chi affitta i locali per fabbricare merce contraffatta è connivente con chi viola la legge. In più, le condizioni di lavoro in questi locali sono malsane e pericolose per gli stessi lavoratori (talvolta immigrati clandestini e senza rispetto dei turni di lavoro). Da qui, la scelta di procedere alla confisca dei capannoni.

Sicurezza urbana

Viene rafforzato il ruolo dei sindaci con le ordinanze di pubblica sicurezza. Nella sostanza, i Prefetti dispongono l’utilizzo della polizia a sostegno delle ordinanze dei sindaci. Grazie alle misure introdotte con il primo pacchetto sicurezza sono diminuite del 50% le rapine in banca e del 12% i reati in genere.

Reato di prostituzione

Viene recuperato dal disegno di legge fermo al Senato ed introdotto in questo nuovo provvedimento. Chi si prostituisce in strada o nei locali, se non rispetta un primo foglio di via, commette reato di prostituzione.

foto: wifiImmigrazione

I cittadini europei presenti sul territorio nazionale devono dimostrare di avere un lavoro, un reddito, una residenza. Chi viola questi principi indicati dalla direttiva europea, riceverà un invito ad allontanarsi dall’Italia. Se non lo rispetta, viene espulso. Ogni anno le questure rilasciano 500 mila nuovi permessi di soggiorno e devono rinnovarne 800 mila. Con il provvedimento approvato dal consiglio dei ministri, i rinnovi non dovranno più essere fatti dalle questure, ma dai comuni dove l’immigrato risiede.

Rete WiFi

Con il nuovo pacchetto sicurezza vengono cancellate le restrizioni introdotte, ai fini antiterrorismo, dal decreto Pisanu. Vale a dire, a partire dal 1° gennaio prossimo verrà liberalizzata la rete e non sarà più necessario presentare documenti per poter accedere alle rete di collegamento rapido informatico.

Il Ministro Maroni, infine, ha preso l’impegno che entro la fine della legislatura tutti i cittadini italiani riceveranno la carta d’identità elettronica, con tanto di impronte digitali