Federalismo municipale: i punti del decreto

foto: i ministriIl Consiglio dei Ministri straordinario ha approvato ieri sera il decreto sul federalismo municipale. Questi i punti essenziale del provvedimento.

Addizionale Irpef

Due mesi dopo l’entrata in vigore del decreto, se entro questo termine non verrà emanato un regolamento specifico, i sindaci potranno sbloccare l’addizionale ferma dal 2008. Potranno istituire o aumentare l’addizionale fino a un massimo dello 0,4% e con scatti annuali massimi dello 0,2% i Comuni che finora sono rimasti al di sotto di questa soglia.

Imposta municipale unica (Imu)

L’Imu assorbirà nel caso del possesso l’attuale Ici e l’Irpef sugli immobili, con esclusione di quelli affittati. Resterà sempre esente l’abitazione principale. L’Imu sostituirà l’imposta di registro e le imposte immobiliari e catastali, con aliquota al 2% nel caso dell’abitazione principale. Una Imu “secondaria” assorbirà tributi come quello sulla pubblicità o sull’occupazione di spazi pubblici.

Cedolare secca

Si tratta della possibilità per i proprietari di scegliere per il reddito derivante dal canone di locazione un’imposta sostitutiva del 21% al posto della tassazione ordinaria Irpef. L’aliquota scenderà al 19% nel caso di affitto a canone concordato. Chi sceglie la cedolare secca si impegna a non applicare aumenti agli inquilini.

Imposta di soggiorno

I Comuni capoluogo di provincia, quelli a vocazione turistica e le città d’arte potranno istituire un’imposta di soggiorno a carico dei turisti. Il prelievo sarà applicato in modo graduale in base al prezzo della struttura ricettiva fino ad un massimo di 5 euro a notte. Il ricavato sarà destinato a interventi in materia di turismo e manutenzione e recupero dei beni culturali.

Tassa di scopo

La Finanziaria 2007 aveva già concesso agli Enti locali la possibilità di finanziare la realizzazione di opere pubbliche con un’imposta ad hoc. Con il decreto questa facoltà viene ampliata: si potranno individuare ulteriori tipologie di opere. La durata massima dell’applicazione potrà arrivare a dieci anni. L’intero ammontare dell’opera potrà essere finanziato con il gettito dell’imposta.

Lotta all’evasione

Il decreto contiene molte misure destinate a potenziare la lotta all’evasione a livello locale. Salirà al 50% la quota di gettito recuperato attribuita ai Comuni grazie alla loro azione di contrasto all’evasione. Le amministrazioni locali avranno accesso alle banche dati relative ai contratti di locazione, alle utenze elettriche e del gas, ed alle attività economiche sul loro territorio. Ai Comuni sarà riconosciuto il maggior reddito derivante dall’accatastamento delle cosiddette “case fantasma” e buona parte delle multe per irregolarità catastali.

Perequazione

Mira ad evitare che il nuovo assetto penalizzi gli Enti locali di zone meno sviluppate fino al punto di impedire loro di fornire ai cittadini il livello minimo di servizi. È previsto un doppio meccanismo: un fondo di riequilibrio nella fase transitoria e un fondo di perequazione a regime, che dovrà essere alimentato con una quota del 30% di tributi devoluti ai Comuni.

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[04 febbraio 2011]