Elogi mondiali all'Italia per la lotta alla criminalità

L'Italia si conferma leader internazionale nella lotta alle mafie internazionali e alla droga.
Il nostro Paese è stato infatti premiato dalla Commissione sulla Prevenzione del crimine e della giustizia penale, per il mandato 2012-2014 e dalla Commissione narcotici, per il mandato 2012-2015, e infine dal Consiglio economico e sociale dell’Onu.
Un altro riconoscimento davvero importante per l’ottimo lavoro che il governo Berlusconi sta portando avanti dall’inizio della legislatura per contrastare la criminalità organizzata non solo in Italia ma anche nel mondo.
E’ importante specificare che le Commissioni Onu lavorano per prevenire e reprimere il crimine nazionale e internazionale, incluso quello organizzato, quello economico e il riciclaggio di denaro sporco, promuovere lo sviluppo e l'applicazione delle normative penali per la protezione dell’ambiente; la prevenzione nelle aree urbane, inclusa la criminalità giovanile, e l’efficienza e l’equità dei sistemi di amministrazione della giustizia penale.
Pertanto il riconoscimento al nostro Paese da queste Commissioni conferma in modo inequivocabile l’efficacia dell’azione condotta dal governo nella lotta alle mafie a livello mondiale.
Un ulteriore riconoscimento della assoluta validità del nostro sistema di contrasto alla criminalità è arrivato nella recente sessione plenaria della commissione del Crimine a Vienna: in Consiglio non solo sono stati discussi alcuni temi prioritari segnalati dall'Italia come la tutela dei minori nell'era digitale, il traffico di esseri umani e di beni culturali, la lotta alla contraffazione e al riciclaggio, ma sul versante della commissione sulle Droghe narcotiche, all’Italia è stato riconosciuto un ruolo di primo piano. Un ruolo che ci siamo meritati in virtù della nostra esperienza sia nelle operazioni di contrasto della produzione e del traffico di droga sia nelle politiche di prevenzione e cura della tossicodipendenza, ispirate alla cura e al recupero.
E la cattura recente di Feliciano Mallardo e di altri sette affiliati al clan di Giugliano, allunga la lista dei boss assicurati alla giustizia da questo governo, che può vantare quindi straordinari successi in ambito nazionale e internazionale.

[17 maggio 2011]