Premessa
Il Governo ha proseguito nella sua azione di rigore di bilancio che si è concretizzata, sin dal 2008, con l’adozione anticipata all’estate delle manovre finanziarie triennali. Nel corso del 2010, con la manovra finanziaria per il 2011-2013 approvata con il decreto legge n.78 del 2010 è stato previsto un aggiustamento dei conti pubblici pari a 12 miliardi di euro nel 2011 e a circa 25 miliardi nel biennio successivo. Con la Legge di Stabilità per gli anni 2011-2013, approvata nel dicembre scorso, è stata disposta una diversa allocazione delle risorse, tuttavia senza determinare effetti correttivi sull’indebitamento netto.
L’insieme delle misure consente al Governo di confermare gli obiettivi di consolidamento: l’indebitamento netto torna al di sotto del valore di riferimento entro il 2012 (primo anno considerato dal Programma) e prosegue la sua discesa nel biennio successivo. Alla fine del periodo, l’indebitamento netto è previsto collocarsi al -0,2 per cento del PIL, per effetto di una manovra aggiuntiva netta sul saldo primario pari in termini cumulati a circa 2,3 punti percentuali di PIL Viene confermato l’impegno al raggiungimento dell’obiettivo di pareggio di bilancio al netto delle condizioni cicliche e delle misure una tantum nel medio termine.
In termini strutturali il percorso di risanamento, ripreso a partire dal 2010, prosegue: nell’anno in corso, il saldo di bilancio corretto per il ciclo al netto delle misure una tantum si riduce di 0,5 punti percentuali, mentre negli anni 2012-2014 l’aggiustamento ammonta a 0,8 punti percentuali l’anno. Il coordinamento delle politiche economiche nell’Unione Europea, che si concretizza con l’avvio del semestre europeo a partire dal 2011, prevede la presentazione congiunta dei due documenti finalizzati a consentire la verifica in sede europea delle politiche di bilancio e delle strategie di riforma attuate dagli Stati membri: il Programma di Stabilità (PS) e il Programma Nazionale di Riforma (PNR)
[06 luglio 2011]