54.000 poltrone politiche elettive in meno, riduzione del 60 per cento di amministratori di Regioni, Province e Comuni a conclusione dei rinnovi elettorali, soppressione degli enti pubblici con meno di 70 dipendenti, minori indennità e l’eliminazione di particolari privilegi, come le auto e i voli blu. Sono solo alcune delle sforbiciate ai costi della politica previsti dalla manovra approvata dal Consiglio dei Ministri. Il Governo, però, si era già mosso ad inizio mese in questa direzione. Infatti il 3 agosto il Presidente del Consiglio ha firmato un Decreto che regolamenterà l'assegnazione delle auto blu, restringendone e razionalizzandone l'uso e colpendo gli abusi.
La stima del risparmio complessivo che si potrà ottenere nel triennio 2012/2014 dai tagli alle autovetture sarà pari a 900 milioni di euro, con la riduzione del 70% gli attuali beneficiari delle auto blu e migliorando la gestione del servizio.
Dopo un'approfondita indagine si è riusciti a quantificare in 72.000 il numero delle vetture in dotazione alle pubbliche amministrazioni, ma grazie alle nuove misure i tagli saranno sostanziosi.
Ecco cosa stabilisce il Decreto nel dettaglio:
D'ora in poi, nei Ministeri avranno diritto alle vetture "blu blu" solamente i ministri, i viceministri e i sottosegretari. Quelle "blu" saranno invece assegnate solo ai titolari di uffici di gabinetto, di dipartimento e del segretariato generale. Non ne avranno quindi più diritto i direttori generali, i capi degli uffici legislativi e i capi delle segreterie e degli uffici stampa. Inoltre, nel caso di Enti pubblici non economici potranno utilizzarle solo i presidenti, mentre saranno esclusi da questo benefit i direttori generali, i componenti dei Consigli di amministrazione e i revisori. Viene inoltre resa obbligatoria per legge la comunicazione da parte delle amministrazioni centrali e locali su proprietà, noleggio o uso a qualunque titolo delle vetture.
[19 agosto 2011]