Pů forza alle imprese

foto: wifiSilvio Berlusconi ha costantemente affermato che quanto più fossimo riusciti a sostenere i consumi (e dunque le imprese) tanto meno forte
sarebbe stata la crisi. Per questo il governo ha impegnato risorse in modo mirato, sostenendo i settori più esposti alla crisi senza però mettere a rischio i conti pubblici ed esporre l’Italia agli attacchi della speculazione internazionale. Nonostante la violenza della crisi, i risultati
evidenziano la tenuta complessiva del sistema produttivo italiano. Nel 2010 il saldo tra imprese chiuse e nuove aziende è stato di + 72.530: il più alto dal 2006.

SOSTENERE CONSUMI E INVESTIMENTI

FAVORIRE L’ACCESSO AL CREDITO

PIU’ LIBERTA’ PER CHI INTRAPRENDE

La dichiarazione di inizio attività è stata sostituita con la S.C.I.A. (Segnalazione certificata di inizio attività). Chi avvia una nuova impresa non deve più essere autorizzato ma deve solamente certificare il possesso dei requisiti necessari. Dal 30 marzo la procedura si compie per via
telematica nel sito www.impresainungiorno.it. I comuni che entro il 30 settembre non avranno attivato la procedura on line subiranno
il commissariamento ad acta. A giugno sono già attivi 4.834 comuni su 8.096.

[01 settembre 2011]