CHI SBAGLIA PAGA
Per gli enti che non rispettano gli obiettivi di finanza pubblica sono previste sanzioni che vanno dal divieto di procedere a nuove assunzioni a quello di effettuare spese per attività discrezionali. Per i Presidenti di regioni e province, sindaci e manager della salute che si renderanno protagonisti del cattivo governo della spesa è previsto il “fallimento politico”: non candidabilità, ineleggibilità e non nominabilità.
Il federalismo fiscale garantisce servizi uguali in tutto il Paese e dunque elimina le differenze tra Nord e Sud, chiamando gli amministratori locali ad assumersi le proprie responsabilità. La riforma dà autonomia di entrata e di spesa agli enti locali: in questo modo i cittadini possono controllare da vicino come vengono spesi i soldi pubblici. Per eliminare sprechi e migliorare l’uso di denaro pubblico, si passa dal trasferimento di risorse in base al criterio della spesa “storica” a quello fondato sui costi standard necessari per garantire i servizi fondamentali. Tutto questo senza alcun aumento di tasse.
L’ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO
I decreti attuativi già approvati:
CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI
È la grande novità fiscale del 2011 e interessa tutti i proprietari immobiliari che affittano una abitazione e porta notevoli risparmi sia per i locatori sia per gli inquilini: se il proprietario sceglie la cedolare, non si applica più l’imposta di registro annuale che era per metà a carico dell’affittuario e nemmeno gli aumenti Istat per tutta la durata del contratto. Per chi sceglie questa opzione la cedolare del 19 o 21% sugli affitti si applica per l’intero 2011 sia per i contratti già in corso sia per quelli di nuova stipulazione. Nessun effetto invece sugli affitti del 2010 che vanno indicati nel 730 od Unico. La cedolare secca favorirà l’emersione degli affitti finora non dichiarati: nascondere al Fisco un affitto di 1.000 euro potrà costare più di 105 mila euro di sanzione. La cedolare secca ha sostituito e quindi soppresso queste tasse:
Da luglio 2011 chi non sceglie la cedolare secca sugli affitti può registrare il contratto d’affitto on line con il nuovo sistema Iris. www.agenziaentrate.gov.it
[01 settembre 2011]