Pericolo! Torna Prodi
Aveva detto che mai e poi mai sarebbe tornato in politica e che d'ora in poi si sarebbe limitato a fare il nonno, ma nessuno ci aveva creduto. E Romano Prodi, superato lo choc della caduta repentina del suo governo, si sta organizzando per il “dopo”.
In questi giorni, confortato anche dalle notizie che arrivano da Roma sulla discesa in verticale dei consensi attorno alla figura di Veltroni, colui che l'ha affossato, ha deciso di farsi la sua bella fondazione come Blair e come D'Alema.
La fondazione, che dovrebbe essere ufficializzata solo a settembre, riguarderà la pace tra i popoli e avrà un aspetto solo internazionale. In altre parole, il Professore non ha intenzione di tornare in pista sullo scenario italiano, dove peraltro si sono riaperti i giochi nel Partito Democratico, ma intende giocare un ruolo internazionale, alla Blair appunto.
La sua ambizione sarebbe quella di potere avere un importante incarico all'Onu, magari più qualificante di quello riconosciuto all'ex segretario dei Ds, Fassino, che si è dovuto accontentare della Birmania.
È successo così anche la prima volta che fu defenestrato da presidente del Consiglio: allora riuscì, addirittura, ad ottenere la presidenza della Commissione Ue con risultati piuttosto deludenti. Ora ci vorrebbe riprovare con l'Onu. Da quelle parti non lo conoscono…
[30 giugno 2008]