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Rifiuti. Contro la camorra, un atto di guerra

Le parole del capo dello Stato sui rifiuti prodotti al Nord stanno provocando la solita polemica politichese. Giorgio Napolitano ce l'ha con la Lega, magari ancora irritato per le assenze del 2 giugno? Non pare proprio questo il problema: Napolitano ha fin qui incoraggiato, affiancato e sostenuto il piano del governo per risolvere l'emergenza spazzatura in Campania. Ha rivolto più e più appelli a cittadini ed amministratori locali a non ostacolare l'apertura delle discariche e dei termovalorizzatori. Ha confidato di aver letto "con angoscia" ma anche come documentazione, Gomorra, il libro-inchiesta di Roberto Saviano, e di aver visto il film.

Ora che cosa insegnano Gomorra, e ben prima di questo film l'operato e le denunce delle forze dell'ordine e soprattutto di Bertolaso, l'uomo scelto e difeso da questo governo e invece mandato a casa dall'esecutivo di Prodi? Che la Campania è in queste condizioni perché è disseminata di discariche illegali controllate dalla camorra. È la camorra a gestire il traffico di rifiuti tossici dal Nord. È infine la camorra ad ostacolare gli sforzi del governo: un piano d'emergenza come quello varato a Napoli è un vero atto di guerra contro la malavita che controlla parte della Campania, che ha vari business sparsi per il mondo e che sta diventando più ricca e pericolosa della mafia siciliana. La Lega non c'entra nulla.

Per anni le amministrazioni locali, dai governi regionali ai sindaci, hanno coabitato, nella migliore delle ipotesi subìto, questa realtà. I comitati di cittadini non sono scesi in piazza contro i clan. E adesso salta pure fuori che a Chiaiano, nei pressi della discarica-simbolo della rivolta contro il governo, il vicino comune di Marano (per inciso amministrato dalla sinistra, ma non è questo il punto) stava autorizzando una maxi-lottizzazione per 570 appartamenti su 70 ettari di terreno. Possibile che in un affare del genere non ci siano interessi illeciti?

Ecco contro si sta battendo il governo. Ecco qual è la posta in gioco, oltre a ripulire Napoli. Lasciamo perdere la Lega e le polemicuzze da bouvette di Montecitorio!

[6 giugno 08]
 

 
 
 

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