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Il Piano Carceri

Costruzione di nuove carceri, differenziazione dei circuiti penitenziari, istituzione di un commissario straordinario per l'edilizia carceraria. Il Governo decide di dare la massima tempestività al piano messo a punto dal ministro della Giustizia Angelino Alfano per fronteggiare l'emergenza carceri e il sovraffollamento degli istituti penitenziari.

La situazione della popfoto: il ministro Alfanoolazione carceraria è oggetto di costante attenzione e desta grande allarme, a causa della costante crescita della popolazione detenuta, che a breve raggiungerà la stessa consistenza numerica del periodo immediatamente precedente l’ultimo indulto.

Il governo ha manifestato sin di suoi primi atti la chiara intenzione di farsi carico sollecitamente del problema carcerario, tracciando un rilevante segno di discontinuità rispetto al passato, quando il problema del sovraffolamento delle carceri veniva risolto con il ricorso a provvedimenti di clemenza, strutturalmente inidonei a risolverlo in modo duraturo.

Particolarmente importante è l’intenzione di procedere anche con i fondi della cassa delle ammende ad avviare progetti per la costruzione di infrastrutture che consentano condizioni di detenzione più umane, anche mediante la realizzazione di circuiti penitenziari separati e dedicati ai detenuti a bassa pericolosità, destinati a scontare pene brevi o in situazioni di carcerazione preventiva.

Ciò è stato fatto nella piena convinzione che soltanto attraverso la garanzia di condizioni di detenzione più umane la pena può svolgere efficacemente la funzione rieducativa riconosciuta dalla nostra Costituzione.

I nuovi penitenziari accoglieranno in modo regolare oltre 60mila detenuti attualmente i posti regolamentari sono 43mila). L’ultimo dato parla di 58.200 detenuti in Italia e il piano approvato in Consiglio dei Ministri permette di stare al passo con i tempi, di rispondere alle urgenze che causano un aumento dei detenuti e di salvaguardare sempre la dignita’ dei detenuti.

Il Guardasigilli ha spiegato che i nuovi edifici dovranno essere "eco-compatibili, cioe’ a emissioni zero" mentre le risorse per finanziare il piano potranno essere reperite per tre canali: la cassa delle ammende - la corsia preferenziale che consente l’accesso ai fondi previsti dal decreto anticrisi - e il ricorso a finanziamenti privati come accade in tanti paesi occidentali attraverso lo strumento del ’project financing’.
 

[29 gennaio 2009]

 

 
 
 

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